Mangiare peperoncino dimezza il rischio di morte? Ecco la verità

Il peperoncino è una spezia piccante che si utilizza in cucina per imprimere una nota aromatica molto forte ai nostri piatti. Ma è vero che mangiare peperoncino dimezza il rischio di morte? Ecco la verità in merito a questa affermazione.

Il peperoncino

Il peperoncino è una spezia molto amata tanto che diverse culture ne hanno fatto un caposaldo dell’arte culinaria caratteristica dei loro Paesi. Questo vegetale è anche ricco di proprietà davvero salutari per l’organismo. Mangiare peperoncino infatti migliora la circolazione, fa bene al cuore, ha proprietà antinfiammatorie, favorire la secrezione dei succhi gastrici e migliora con essi la digestione. Assumere peperoncino aiuta a curare la tosse e la raucedine, infonde sollievo dall’artrite, ha proprietà antiossidanti utili a contrastare l’invecchiamento cellulare e la comparsa di tumori.

Il peperoncino ha anche azione antistaminica e può essere utilizzato contro asma e allergie. Ma è vero che mangiare peperoncino dimezza il rischio di morte? Ecco la verità in proposito.

Il peperoncino dimezza il rischio di morte?

Mangiare peperoncino fa bene alla salute e ha proprietà davvero benefiche per l’organismo. Ma con questo si può dire addirittura che mangiare peperoncino dimezza il rischio di morte? Ecco la verità: sì, ricerche mediche recenti hanno evidenziato che assumere abitualmente questa spezia è uno stile di vita che si può associare alla riduzione del rischio di mortalità.

Gli studi hanno mostrato come l’incidenza di infarto mortale sia inferiore del 40% nelle persone che mangiano peperoncino quattro volte a settimana, indipendentemente dalla tipologia di alimentazione e di dieta seguita. Tra il campione di pazienti preso in analisi quindi, le persone che mangiano almeno 4 giorni su 7 il peperoncino riducono le loro possibilità di soffrire un infarto letale. Allo stesso modo, sempre tra i casi presi in analisi dalle ricerche, è stata dimostrata la riduzione della metà delle morti per cause cerebrovascolari in chi mangia peperoncino.

Le ricerche si focalizzano proprio sull’attività del peperoncino come cardio e cerebroprotettore: ciò che è balzato all’occhio degli studiosi è che il rischio di mortalità non è dipeso dal tipo di dieta seguita, per cui il peperoncino ha avuto un effetto protettivo per chiunque, sia per chi ha mangiato bene e in maniera salutare che per chi ha seguito un’alimentazione meno corretta.

Abbiamo già detto che il peperoncino fa bene al cuore, che migliora la circolazione ed è un ottimo cardioprotettivo. La spezia ha proprietà vasodilatatorie e aiuta la riduzione del colesterolo cattivo LDL.  Il peperoncino migliora l’elasticità dei capillari e l’ossigenazione del sangue. Il merito di tutto ciò è degli acidi grassi insaturi che si trovano nel seme. Il peperoncino dimezza il rischio di morte anche grazie alla presenza in esso di vitamina C, una sostanza che ha le qualità di un potente antiossidante che dona a questa spezia proprietà anticancro contro i radicali liberi, i  responsabili delle formazioni tumorali.