La marmellata scaduta si può mangiare? Ecco la risposta

La marmellata è un alimento molto utilizzato un po’ ovunque nel mondo. La confettura di frutta, come albicocche, pesche, ciliegie, fragole, sono un alimento che piace a grandi e piccini. Spalmata sul pane, su una fetta biscottata, oppure usata per dolci come le crostate, la marmellata è davvero un alimento invitantissimo. La marmellata come tanti altri prodotti alimentari, ha una data di scadenza.

In genere sulla marmellata la dicitura inserita dalle case produttrici è: “da consumarsi preferibilmente entro…”. Ciò significa che è ancora possibile consumare la marmellata dopo la sua data di scadenza, ma naturalmente non molto dopo e soprattutto, rendendosi conto, prima di mangiarla, se la marmellata è ancora buona o meno. Molto dipende anche dal metodo di conservazione dell’alimento o dal posto dove viene conservata.

La marmellata scaduta, rischi e pericoli

La marmellata si realizza tramite cottura della frutta prescelta, in acqua zuccherata. La frutta per essere trasformata in confettura, deve giungere a un grado di composto il cui addensamento si ha durante il raffreddamento, per azione della pectina. Dopo aver fatto la marmellata, questa viene inserita nei suoi contenitori, in plastica o vetro. Naturalmente meglio preferire la marmellata in vetro, perché la plastica è potenzialmente nociva e meno indicata per conservare più a lungo e meglio un determinato prodotto. Che sia vetro o plastica, la marmellata viene venduta con una data di scadenza prestabilita.

Ma la marmellata scaduta si può mangiare? Quanto tempo si conservano confetture e marmellate dopo l’apertura? Tornando alla frase scritta sul barattolo di marmellata, la data di scadenza si intende per un prodotto chiuso e mai aperto. Se il barattolo non è ancora aperto, grazie alla sua chiusura ermetica, mangiare la marmellata anche dopo la scadenza non presenta particolari rischi. C’è chi sottolinea che una marmellata scaduta, con confezione integra, possa essere mangiata anche fino a 6 mesi dalla sua scadenza prevista.

La marmellata è delicata

Diverso il caso di una marmellata precedentemente aperta. In questo caso meglio conservarla in frigo perché siamo di fronte ad un alimento molto delicato. La marmellata deve essere conservata correttamente. Infatti la confettura è tra i prodotti dove più facilmente si può formare muffa in superficie. La muffa è un agente che produce micotossine, composti tossici altamente pericolosi che mettono a rischio la nostra salute.

Queste tossine, dalla superficie possono arrivare abbastanza facilmente all’intero alimento presente nel vasetto. Una pratica errata è quella di togliere la muffa dalla superficie e pensare che la parte sottostante sia buona da mangiare. In presenza di muffa, meglio gettare via la marmellata. Un’altra usanza molto diffusa è usare la marmellata ammuffita o scaduta da molto tempo, per realizzare crostate e dolci, credendo che la cottura della marmellata la sanifichi da batteri e tossine.

Tutto falso, molte delle tossine sono resistenti alle alte temperature. Per questo la marmellata una volta aperta va di norma consumata in 3 o 4 giorni se trattasi di confettura liquida, e di 21 giorni se trattasi di confettura densa. Ma queste regole valgono anche per le marmellate non scadute. La confettura quindi dopo la scadenza può essere consumata purché sia conservata bene e non aperta. Lo zucchero presente nella confettura e in abbondanza, funge da conservante naturale.