L’olio di cocco scade? Ecco la risposta

L’olio di cocco scade? Questa è una domanda che si pongono molte persone, soprattutto molte donne, dato che il prodotto viene spesso usato per avere dei magnifici risultati estetici. Si tratta di un olio che può essere spalmato sui capelli, sulla pelle del corpo, persino usato per friggere! Ha senza dubbio una scadenza, che viene indicata sulla confezione della boccetta con cui viene acquistato.

È bene rispettare quell’indicazione, anche se l’ideale sarebbe consumarlo in tempi medi. Ciò significa che non vi è alcuna fretta che debba spingere chi lo compra a consumarlo in fretta, ma nemmeno in tempi lunghissimi o con l’alternarsi delle stagioni, la sua consistenza potrebbe variare e potrebbe far credere che sia da buttare.

In realtà anche se la consistenza cambiasse e l’olio passasse da solido a liquido, o da bianco a più giallastro, non vi è nulla di cui preoccuparsi, per i motivi che ora si andranno ad elencare.

Rispettare la scadenza sulla confezione

L’olio di cocco viene utilizzato per tantissimi scopi, ma soprattutto in ambito estetico. Viene usato per mantenere perfettamente nutriti e lisci i propri capelli, o persino per combattere la cellulite. In alcuni paesi costituisce un olio abituale da usare in cucina, persino per friggere. Di solito però viene usato per combattere alcuni difetti fisici ed eliminarli.

Può essere acquistato sotto forma di spray, di olio da spalmare e quindi all’interno di un contenitore, oppure sotto forma di crema. In qualsiasi modo si presenti, si deve sapere che questo elemento presenta una data di scadenza sulla confezione. Tale data deve essere assolutamente rispettata, anche perché dopo quel giorno, sicuramente l’olio non potrà più essere utilizzato.

In tal caso si riconoscerà un classico odore rancico e soprattutto diverso rispetto al buon profumo che emana abitualmente. Oltre a quello, il colore potrebbe variare ed essere molto più scuro rispetto al colore tipicamente bianco o trasparente o giallognolo che può assumere.

L’importante quindi è rispettare la data di scadenza, e qualora questa non si dovesse leggere, l’odore cattivo potrebbe essere un ottimo segnale per rendersi conto che il prodotto in questione è scaduto. Non si può dire lo stesso per il colore, per il semplice fatto che questo può variare come la sua consistenza.

La consistenza e il colore: segnali di scadenza?

La consistenza e il colore dell’olio di cocco non possono dimostrare che questo prodotto sia scaduto, a meno che la data di scadenza non sia evidentemente stata superata. Di solito però, a seconda delle stagioni, quest’olio tende a variare la sua consistenza, proprio come il suo colore.

Tali variazioni sono quindi assolutamente normali e cambiano a causa della temperatura. Durante l’inverno infatti l’olio di cocco tende ad essere soprattutto bianco e molto più solido. Durante l’estate invece, o comunque superati i 20 °C, tende a fondersi e quindi a diventare liquido e molto più fluido.

Se quindi si dovessero notare dei cambiamenti riguardo la sua struttura, non vi sarà nulla di cui preoccuparsi. Attenzione però alla muffa: se si nota la presenza di questo fungo, allora significa che vi è andata un po’ d’acqua all’interno della boccetta con la quale si è acquistato l’olio.

Per questo motivo si deve fare attenzione, in modo da utilizzare l’olio solo ed esclusivamente con mani asciutte e non bagnate. Per il resto, è possibile utilizzarlo persino in spiaggia, esporlo al Sole senza problemi e persino adoperarlo per avere un’abbronzatura migliore, allontanando la possibilità di scottarsi.

L’olio di cocco, le proprietà e come conservarlo

Si ricorda che l’olio di cocco è ricchissimo di proprietà utili e benefiche per l’organismo, tra cui quella di contenere le principali nutrienti capaci di rendere lisci e perfetti i propri capelli, ma non solo. Di solito il capello viene nutrito a fondo grazie a questo olio, e soprattutto viene anche idratato. Si tratta quindi di un ottimo rimedio contro i capelli secchi.

Oltre a questo, è anche una perfetta soluzione utile per combattere alcuni inestetismi della pelle, come ad esempio la cellulite, o anche le smagliature. Si tratta però anche di un olio fondamentale per contrastare gli effetti della pelle secca e soprattutto ha anche un’altra importantissima funzione: aiuta addirittura a prevenire la comparsa di rughe.

Secondo alcuni esperti è molto utile anche per idratare e disinfettare la pelle del viso, in modo che vengano tenuti lontano acne e punti neri. L’effetto dell’olio di cocco sulla propria pelle garantirà un risultato perfetto, di ampia morbidezza e soprattutto permetterà anche di mantenere un ottimo profumo sui capelli o sulla pelle.

Il modo ideale per poterlo conservare non è il frigorifero, come molti credono. In effetti, una volta aperto, non ha bisogno di essere conservato in frigo, in quanto è un olio e per questo motivo, più ci sono alte temperature, e più avrà una consistenza fluida.

È bene quindi mantenerlo in un luogo fresco e asciutto, ma non il frigo, anche perché non necessita di temperature fredde. Oltre a questo, si deve ricordare di non toccarlo mai con acqua, o comunque si deve cercare di mantenere sempre le mani asciutte se si apre la sua boccetta, pena la comparsa di muffa. Come si è visto, basterà poi rispettare la data di scadenza, che comunque di solito viene stabilita in tempi molto lunghi.