Quanto valgono le 5 lire del 1946?

Le lire non hanno più corso legale ormai da diversi anni. Quando le si nomina, però, è importante citare la possibilità di utilizzarle nell’ambito del collezionismo. Oggi come oggi, infatti, esistono tantissimi pezzi che hanno un valore non indifferente. Se sei qui, significa che ti fai domande in merito e che, per esempio, vuoi sapere quanto valgono le 5 lire del 1946. Nelle prossime righe di questo articolo, puoi trovare tutte le informazioni in merito.

5 lire uva

Quando si parla delle 5 lire del 1946, è doveroso citare il caso delle 5 lire uva. Come dice il nome stesso, questa moneta, la prima da 5 lire ad essere coniata dalla zecca dello Stato nella storia repubblicana, è caratterizzata dalla presenza, su una facciata, della figura di un grappolo d’uva.

Con un peso pari a 2,5 grammi, si contraddistingue per la presenza, sulla destra del grappolo d’uva, della scritta “prova”. Quando si nomima questa moneta, è importante ricordare che non può essere collezionata. Diverso è il caso delle 5 lire uva prive della scritta “prova”. In questo caso, infatti, la circolazione è libera.

Cosa dire in merito al valore? Chepuò raggiungere cifre molto alte. Siamo infatti attorno ai 1.200 euro. Attenzione, però: si tratta del valore delle 5 lire coniate nel 1946. Quelle risalenti alle annate successive, come per esempio il 1948 e il 1950, hanno valori che si aggirano attorno ai 50 euro.

Un doveroso focus deve essere dedicato al materiale. Queste 5 lire, così come tantissime altre monete, sono realizzate in Italma, una lega tra alluminio, magnesio e manganese molto utilizzata dalla zecca dello Stato. Per quanto riguarda il peso, ricordiamo che è pari a 26,7 grammi.

Altre 5 lire di grande valore

Doveroso è ricordare che le 5 lire del 1946 non sono le uniche di valore. Degno di nota a tal proposito è il caso delle 5 lire del 1914. Caratterizzate da un diametro di 37 mm hanno un peso pari a 25 grammi. Per quanto riguarda le effiggi, sul lato dritto troviamo Vittorio Emanuele III con indosso il Collare dell’Annunziata. Dall’altra parte invece possiamo trovare l’Italia con in mano un ramo di olivo, simbolo di pace, su una quadriga con cavalli decorata con dei fiori.

Moneta di grande pregio estetico, è stata al centro di diverse operazioni di falsificazione tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Nonostante non sia rara, in virtù della sua bellezza estetica è molto apprezzata dai collezionisti. Questo l’ha portata a raggiungere un valore compreso tra i 13.000 e i 15.000 euro.