Velocizzare lo SPID: c’è un trucco?

Con il Decreto Semplificazioni, lo SPID è diventato il punto di riferimento principale per la gestione degli oneri e degli adempimenti da parte dei contribuenti, per non parlare dell’accesso dei servizi della Pubblica Amministrazione.

Lo SPID, come forse già sai, ha sostituito il PIN dell’INPS. Sono tantissime le persone che, per questi motivi, si informano in merito alle modalità di rilascio. Velocizzare lo SPID è possibile? Nelle prossime righe di questo aticolo, puoi trovare la risposta a questa doamnda.

SPID: il rilascio più veloce

La novità degli ultimi mesi riguarda il fatto che, rispetto al passato, è possibile velocizzare lo SPID grazie a una procedura autorizzata dal Garante della Privacy. Ecco, nel dettaglio, i nuovi passaggi che l’utente deve seguire (senza alcuna ripercussione per la propria privacy):

  • Registrazione sul sito web del gestore.
  • Avvio di una chiamata audio-video nel corso della quale l’utente che vuole richiedere lo SPID è tenuto a presentare un documento di riconoscimento. Fondamentale è anche la presentazione della tessera sanitaria.

Come sopra ricordato, questo trucco per velocizzare lo SPID non compromette in alcun modo la privacy dell’utente e non espone al rischio di furti di dati. Per rendersene conto, basta ricordare che, nel corso della sopra citata chiamata audio-video, all’utente viene richiesto di leggere un codice ricevuto via SMS.

Ricordiamo altresì che, in fase di richiesta dello SPID, all’utente viene richiesto di effettuare un bonifico da un conto corrente italiano. Quest’ultimo deve essere:

  • Intestato al contribuente che presente la richiesta di SPID.
  • Cointestato con un’altra persona.

Il bonifico sopra ricordato deve essere caratterizzato dalla presenza, come causale, di un codice precedentemente fornito all’utente. Una volta che questi step sono stati completati, i dati forniti dal contribuente vengono sottoposti a una procedura di valutazione in back office. Nel momento in cui questa risulta andata a buon fine – è tutto a discrezione dell’operatore – l’utente si vede rilasciare lo SPID e, di riflesso, la propria identità digitale.

Concludiamo facendo presente che, da parte del Garante della Privacy, è arrivata la richiesta di controlli successivi a campione da parte dei gestori. Il procedimento in questo caso è molto semplice: gli utenti che si vedranno arrivare la richiesta di controllo, dovranno effettuare nuovamente la sopra ricordata procedura di riconoscimento.

Oggi come oggi, i gestori a cui fare riferimento per il rilascio dello SPID sono i seguenti:

  • Poste Italiane
  • Register
  • Aruba
  • Infocert
  • Intesa
  • TIM
  • Manirial
  • Sielte
  • Lepida