Monete antiche della Repubblica romana: ecco quelle che valgono tantissimo

Oggi come oggi, tra le opportunità per avere delle entrate extra una tantum rientra il collezionismo e, in particolare, quello delle monete. Ci sono euro che valgono migliaia di euro, lire che non andrebbero buttate via e monete che ci portano ben più indietro nel tempo, per esempio al periodo romano.

Se vuoi scoprire quali sono le monete antiche della Repubblica romana che valgono di più, nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare alcune informazioni preziose.

Didracme

Tra le principali monete repubblicane di Roma antica da prendere in considerazione rientrano le dicracme, ossia le doppie dracme. Su un lato di queste monete era presente il volto di marte con l’elmo corinzio sulla testa. Dall’altro, invece, era presente una protome equina e la scritta “ROMANO”. Questo termine indicava una coniazione fuori dal territorio della Città Eterna, ma per conto di Roma.

Quanto vale oggi questa monete repubblicana romana? Se conservata in buone condizioni, si può parlare di cifre molto interessanti, anche attorno ai 500 euro.

Denario

Nel 211 a.C. – tra gli esperti è aperta una discussione in merito alla precisione di questa data – è stato coniato il cosiddetto denario, una delle monete più famose della cività romana. Rimasto in circolazione fino all’ascesa sul trono imperiale di Costantino, all’inizio della sua storia aveva un peso di circa 4,55 grammi. 

Caratterizzata dalla presenza, su un lato, della figura dei due dioscuri Castore e Polluce, può raggiungere, se conservata nel migliore dei modi, un valore che si aggira attorno ai 200 euro. Per quanto riguarda il valore minimo, siamo vicini ai 50 euro.

Quando si parla del denario, è doveroso fare un cenno anche alle sue frazioni. Tra questi è possibile citare il quinario e il sesterzio. Anche in questo caso, il prezzo varia sulla base di diversi fattori.

Nel corso delle aste e sui siti di numismatica si possono trovare quinari a 700 euro, ma anche monete romane repubblicane del valore di mezzo denario che possono essere acquistate a 400 euro. Quando di parla di queste monete, è il caso di ricordare che sono state coniate in argento.

Cosa dire, invece, in merito ai sesterzi? Che dipende, come negli altri casi, soprattutto dallo stato di conservazione. In alcuni casi, si può parlare di cifre pari a 200 euro. Concludiamo facendo presente che, se si ha intenzione di vendere monete antiche della Repubblica romana, è il caso di focalizzarsi su siti specializzati e, di riflesso, di evitare portali come eBay, famosi ma privi di meccanismi di controllo.