“Non mangiare il tonno in scatola!”: ecco le incredibili conseguenze

Il tonno in scatola è probabilmente uno dei cibi più consumati in tutta Italia. La sua facilità di preparazione è veramente incredibile e per questo motivo tantissime sono le persone che sono solite consumarlo durante i pasti. A pranzo o a cena è sempre ideale per un piatto veloce e soprattutto facile da preparare. Si può abbinare a della mozzarella o magari a dei pomodori e per questo motivo offre anche un sapore totalmente diverso.

Bisogna però fare attenzione al fatto che il tonno in scatola fa male. Spesso infatti si possono sottovalutare alcuni suoi effetti negativi sulla nostra salute e potrebbe influire in maniera negativa sull’organismo intero. I rischi sono molto elevati a causa di alcuni ingredienti che vengono utilizzati proprio durante l’inscatolamento del tonno. E’ molto importante infatti controllare tutte le etichette perché spesso si possono trovare delle sorprese sgradevoli. Innanzi tutto se doveste trovare la voce “glutammato monosodico E621” è sempre meglio non acquistarlo. Si tratta infatti di un esaltatore di sapidità ed il tonno non è assolutamente bisogno dato che risulta già piuttosto saporito.

Ma attenzione perchè il tonno in scatola presenta anche altre possibili sostanze dannose. Partiamo innanzi tutto dai metalli pesanti. E’ molto presente infatti il mercurio che di base viene proprio assunto dai pesci. Secondo l’OMS basterebbe assumerne un piccolo quantitativo per sviluppare grossi problemi ai reni ma anche al sistema cerebrale.

Vi sono inoltre altri agenti chimici come le diossine ed il PCB. Si tratta di sostanze cancerogene e che vengono provocate dall’uomo. Infatti questi agenti vengono scaricati in mare proprio dall’uomo ed ovviamente la possibilità che vengano ingeriti dal tonno sono molto elevate. Infine bisogna non sottovalutare l’elevato contenuto di sodio. Una scatoletta ne può contenere addirittura 600 milligrammi e per questo motivo diventa molto problematica se soffri di pressione alta o anche problemi cardiaci.