Vuoi abbassare la glicemia? Bevi acqua in questo modo

Vuoi abbassare la glicemia con un rimedio naturale? Ecco come fare. Bere almeno due litri di acqua al giorno. Metà nella prima parte della giornata e l’altra metà dopo il pranzo. Non tutti lo sanno ma bere acqua è davvero la scelta migliore. Intanto perché bevendo acqua non aumentano i livelli di zucchero nel sangue che, se troppo elevati possono causare disidratazione. Inoltre bere acqua aiuta il corpo ad eliminare il glucosio in eccesso attraverso l’urina. Attenzione quando i livelli di glucosio nel sangue superano 180 mg/dl.

Quando bisogna bere?

Ci sono dei segnali che il corpo invia a cui stare molto attenti. All’inizio sono dei segnali lievi come bocca secca, sete estrema, urina molto gialla, mal di testa e crampi. Con il passare del tempo se non si idrata il corpo i sintomi diventano più gravi: urine scure, vertigini, confusione, allucinazioni e coma. Si può anche ricorrere ad alcuni cibi per evitare che la glicemia si alzi. Ortaggi e frutta, anzitutto ma anche pane, pasta integrale e i legumi. E poi mangiare formaggi e latticini per non più di 2 volte a settimana. Per condire le insalate si deve usare solo olio di oliva. Evitare infine burro, strutto, panna e pancetta perché sono grassi saturi.

Quale acqua bere?

A questo punto attenzione anche alla buona acqua da scegliere. In giro ci sono le acque calciche che sono consigliate nella crescita, in gravidanza, in menopausa e nella prevenzione dell’osteoporosi e dell’ipertensione. Quelle sodiche vanno bevute da chi pratica attività sportiva. Le acque solfate sono adatte per chi soffre di disturbi gastrointestinali. Le magnesiache aiutano nel prevenire crampi muscolari, apatia e incapacità di concentrazione. Per capire se si beve una buona acqua attenzione anche all’analisi chimica. Bisogna sempre controllare il residuo fisso, il pH e la durezza. Il residuo fisso indica la quantità di minerali che restano depositati dopo l’essiccazione di 1 litro d’acqua a 180 °C. Il pH indica, invece, il grado di alcalinità o di acidità dell’acqua. La durezza infine mostra il valore del calcare presente: più è elevato, più l’acqua è calcarea, quindi dura.