Il caffè è per molti un’abitudine piuttosto difficile da cambiare o addirittura da eliminare: a determinare il successo di questa bevanda diffusa in maniera capillare in ogni parte del mondo è determinato sia dalle rinomate capacità sulla mente e sul fisico.
Seppur imparagonabile ad altre sostanze differenti, anche la caffeina crea una sorta di dipendenza se assunta con regolarità, “assuefacendo” il corpo e facendo diventare un’abitudine il consumo.
Come tutti gli alimenti e le bevande esistenti, anche il caffè deve essere assunto con moderazione ed evitando di eccedere, ma anche in questo caso può portare a qualche problema, ecco perchè non sono pochi i casi di persone che scelgono di ridurre o eliminare il caffè, in funzione salutare.
Assuefazione da caffè
Al netto di numerosi aspetti positivi, il consumo di caffè porta comunque ad una sorta di assuefazione, rendendo come detto il corpo parzialmente dipendente.
Gli effetti negativi della caffeina sono conosciuti come quelli positivi, ecco perchè smettere improvvisamente nei primi giorni può portare ad una serie di fastidi perchè di fatto siamo “abitutati” al consumo di caffè.
Sintomi da “dipendenza”
Nei primi giorni il corpo ma sopratutto la mente sentirà la mancanza dell’apporto di adrenalina e dopamina, veri “stimolanti” forniti dalla caffeina, mentre aumenta la produzione di adenosina, che è l’ormone della stanchezza. Si può tendenzialmente limitare questo effetto utilizzando caffè decaffeinato.
Se si è abituati al caffè zuccherato, smettere può portare in breve ad un dimagrimento anche se la reazione potrebbe essere opposta, ossia in un senso di fame maggiormente presente perchè il corpo tende a “sopperire” alla mancanza di caffeina proprio con il cibo solido. In generale un senso di “spossatezza” generale potrebbe fare capolino per alcune settimane ma in sostanza è tutta una questione di abitudine.
Gli effetti positivi sono concretamente percepibili dopo alcune settimane: minore difficoltà a dormire, meno agitazione e nervosismo e denti più bianchi.
