Hai le 100 Lire Minerva? Incredibile, ecco il valore di oggi!

Poche monete hanno avuto un “peso” importante nell’economia del nostro paese, entrando a far parte dell’immaginario collettivo come la moneta da 100 lire, sopratutto nella variante prodotta per quasi 4 decenni, che è anche quella più famosa, la Minerva.

La 100 lire Minerva è stata realizzata a partire dal 1954 e la produzione è perdurata fino al 1989, fino a quando è stata sostituita, seppur per breve tempo, dalla variante “piccola”, rapidamente sostituita dall’ultima 100 lire italiana,  definita Italia Turrita.

La 100 lire Minerva

Dal peso di 8 grammi e dal diametro di 27,8 millimetri, la 100 lire Minerva è realizzata in Acmonital, una lega di acciaio formata da ferro, cromo e nichel, particolarmente diffusa per la realizzazione di monete a partire dalla seconda metà del Novencento. Sul dritto è ben visibile una raffigurazione della dea romana Minerva, posizionata a fianco di un albero di alloro. Sullo stesso lato della moneta sono presenti il simbolo della repubblica (R) ed in basso l’anno di coniatura dell’esemplare.

Il dritto presenta un profilo femminile con corona di alloro, contornato dalla dicitura REBVBBLICA ITALIANA e poco sotto al profilo le due firme degli incisori, ROMAGNOLI e GIAMPAOLI INC.

Ecco il valore di oggi

Diffusa in oltre 2 miliardi e 300 milioni di esemplari, può essere difficile trovare una 100 lire Minerva di valore: quella che può far guadagnare la cifra più elevata è sicuramente una creata come prova nel 1954, non quantificabili per tiratura ma riconoscibili per la scritta Prova nell’angolo destro. Queste monete valgono dai 900 fino a 3000 euro.

100 lire minerva prova

Altri esemplari meno “danarosi” ma comunque interessanti quelle dei primi anni, data la tiratura più contenuta rispetto alle annate successive: una Minerva del 1955 in Fior di Conio può valere fino a 850 euro ma vale pochi euro se in condizioni meno perfette. Quelle realizzate dal 1956 fino al 1962 se in Fior di Conio hanno un valore che può raggiungere i 250-300 euro.

Nel 1972 alcune 100 lire presentano una barretta (come /) accanto all’anno di produzione, un difetto di conio che può far valere una di queste monete dai 200 ai 600 euro.