La farina può scadere?: ecco l’incredibile verità

Spesso capita di trovare degli alimenti nella nostra dispensa che stanno per scadere oppure già scaduti. Diventa una fonte di preoccupazione perché non sappiamo se il prodotto, in quello caso va buttato via subito oppure non costituisce un vero pericolo per la nostra salute. La nostra attenzione va rivolta alla farina quest’oggi: la farina ha scadenza? Se scade, si può più consumare senza creare danno alla nostra salute?

Quante volte capita, che ci troviamo davanti una bella ricetta dolciaria e quando andiamo a prendere l’ingrediente principale cioè la farina, scopriamo che ha la data scaduta. Altre volte, può succedere che ci accorgiamo di aver già cucinato o preparato un pasto o dolce, prima d’avere scoperto che il prodotto avessi la data scaduta. Dobbiamo buttare via tutto?

La farina scade?

La risposta è sì, la farina scade, ma non è necessario buttare via un pasto intero o dolce già fatto con la farina scaduta. Il motivo è semplice. L’alimento in questione, cioè la farina che risulta avere un’etichetta che segna una data di scadenza, vi da ancora un certo limite di tempo, entro la quale è meglio consumare il prodotto. In questo caso, è di circa due mesi.

Farina scaduta è nociva?

Quando troviamo nella dispensa della farina scaduta, si può ancora utilizzare oppure è nociva per la nostra salute? Assolutamente no, la farina è un alimento che anche se scade, non reca nessun danno al nostro organismo. E’ sempre meglio, come abbiamo già accennato prima, utilizzarlo entro le due mesi dalla scadenza, ma se si va oltre quella data, niente allarmismo. Ecco, vi spieghiamo adesso il perché.

La farina è un alimento secco, cioè non contiene dell’acqua; anche la pasta confezionata e il riso fanno parte di questo gruppo di cibi secchi e dunque non deperibili. Col passare del tempo, questi cibi, al massimo, potrebbero perdere delle sostanze organolettiche, ma niente di più. Non vi è pericolo di intossicazione alimentare. Tuttavia, la farina non fa male, se prima è stata conservata bene e con criterio e cioè chiusa ermeticamente all’interno di contenitori adatti e riposti in un ambiente asciutto ma fresco e lontano dalla luce. In caso contrario, questo alimento può formare delle larve, vermi o farfalline che non sono certo belli da vedere. La farina, comunque rimane sempre non tossico, anche in questi casi.

Si consiglia, di rispettare sempre la data di scadenza riportata sulla confezione della farina e di qualsiasi prodotto alimentare. Se si supera, per caso il limite della durata massima di non oltre i due mesi, non è necessario preoccuparsi perché rimane sempre commestibile, ma meglio buttarla via.