La farina fa ingrassare?: ecco la verità

Spesso quando vogliamo iniziare una dieta dimagrante, si pensa che gli alimenti come pane, pasta e tutti farinacei, sono da eliminare dalla lista della spesa. E’ facile pensare che questi cibi che sono ricchi di carboidrati ed amidi possono far aumentare di chili non desiderati. Eliminare del tutto i farinacei, non è una saggia decisione. Non solo non risulta essere efficace perché può squilibrare i valori nutrizionali, ma nemmeno stimola l’idea della dieta ipocalorico.

Farinacei: perché sono importanti, anche a dieta

Tutti i cibi prodotti con farina, non sono causa diretta di far ingrassare le persone. Non quanto almeno altri cibi o condimenti  grassi e pesanti da digerire. La farina, inoltre non costituisce un ostacolo al dimagramento del corpo. La cosa più importante è equilibrare le dosi secondo il proprio fabbisogno. Naturalmente, se andiamo ad incrementare la quantità di prodotti farinacei assunti, vi sarà un aumento di calorie e di conseguenza un aumento di chili corporei. Se siamo persone che fanno cioè attività fisica giornaliera oppure sport, consumare farinacei non solo non fa ingrassare, ma dona tante energie e nutrienti necessari per eseguire esercizi fisici. Insomma, eliminare farinacei non è necessario, anzi è sbagliato per chi vuole alimentarsi in modo sano ed equilibrato.

Eliminare la farina dalla dieta è nocivo

Una dieta completamente senza cibi farinacei è molto sbagliato e perfino nocivo per il corpo. Assumere solo proteina durante una dieta, può andare bene solo per un certo periodo di tempo, dopo di che, l’organismo in assenza di carboidrati, comincia a distruggere la massa dei muscoli per creare zuccheri.

Infine, consumare farina, da un certo senso di sazietà che va a favore di chi segue regime dietetiche dimagranti. La quantità da assumere varia da persona a persona, in ogni caso, i carboidrati dovrebbero fornire da 45 a 60 percento dell’ apporto calorico giornaliero. Si consiglia comunque, di non consumare pasta e pane insieme nello stesso pasto, ma non è escluso l’idea se si riduce la quantità di uno a favore dell’altro.