“Attenzione a mangiare le patate dopo che sono germogliate!”: ecco cosa accade

Oggi rappresenta uno degli ortaggi di maggiore utilizzo e diffusione, ma fino a qualche secolo fa le patate non godevano di buona fama, a causa di preconcetti e credenze completamente errate. La patata infatti non era conosciuta in Europa prima della scoperta delle Americhe, essendo nativa della zona centrale e meridionale del continente.

L’aspetto “strano” di quello che è un tubero, e il fatto che non venisse citata nelle sacre scritture ha fatto nascere una serie di dicerie non lusinghiere verso questo ortaggio, a lungo utilizzato sopratutto come pianta ornamentale oppure come cibo per animali. Solo nel Settecento alcuni biologi riusciono a rivalutare il concetto della patata come cibo adatto agli esseri umani.

A partire dalla seconda metà del 18° secolo la patata è stata fondamentale per ovviare ai periodi di carestia che hanno contraddistinto diverse zone d’Europa.

“Attenzione a mangiare le patate dopo che sono germogliate!”: ecco cosa accade

I tuberi nascono e crescono sottoterra e tendono a germogliare anche dopo la raccolta, ecco perchè la metodologia di conservazione più indicata risulta essere fresco e buio, “simulando” le condizioni normalmente riscontrabili in natura.

Le patate tendono a sviluppare i germogli con maggior frequenza quando non conservate opportunamente: questi sono una conseguenza della luce diretta del sole che sviluppa la luce infatti fotosintesi clorofiliana e lo sviluppo di solanina, una sorta di “pesticida naturale” utilizzato come protezione per tenere lontani gli animali.

La solanina tende a svilupparsi principalmente nella buccia, quindi se la patata non è diventata marcia, può essere consumata senza problemi rimuovendo semplicemente i germogli e la buccia. La solanina, così come i germogli sono tendenzialmente tossici e sono riconoscibili per il caratteristico sapore amaro.

Il consumo diventa effettivamente tossico solo se particolarmente importante in termini della quantità: può infatti causare nausea, vomito, inappentenza fino ai sintomi influenzali, anche se sono necessari diversis chili di patate germogliate per manifestare effetti realmente nocivi a lungo termine.