Scoperto il rapporto tra le banane e il colesterolo: tutto quello che c’è da sapere

La pianta della banana ha origine nei paesi con clima tropicale del Sud-Est Asiatico (Malesia, Indonesia e Filippine). E’ la più grande pianta erbacea dotata di fiore che sono generalmente alte e robuste. Spesso vengono scambiate per alberi ma il loro fusto principale è uno pseudofusto che può crescere fino a 6-7 metri. Il frutto si sviluppa in una serie di grappoli, quelli che noi chiamiamo “casco”.

E’ un alimento generalmente consumato crudo ma in alcune tradizioni, addirittura anche cotto. In ogni caso, è un frutto amato da molti, per il suo gusto gradevole e soprattutto per l’apporto delle tante sostanze nutritive che dona, ma se abbiamo il colesterolo alto si può mangiare?

Le sostanze nutritive della banana

Le banane contengono il 75% di acqua e sono costituite da carboidrati, proteine, grassi insaturi, e fibra alimentare, che contribuiscono molto al benessere del nostro organismo.La polpa della banana è ricca di vitamina A, B1, B2, vitamina C, (quest’ultima è in quantità minore) anche di vitamina E.  Contiene tanti sali minerali come il calcio, fosforo, ferro e potassio. La banana ha anche la vitamina B6, che favorisce il metabolismo delle proteine.

Le banane e colesterolo

Quando assumiamo questo frutto e soffriamo di colesterolo alto, che effetto fa al nostro organismo? Vediamo di scoprilo assieme.Alcuni nutrizionisti dicono che le banane sono tra gli alimenti da limitare, altri invece sono dal parere che sono dei frutti che non contengono grassi pericolosi per la nostra salute. Quindi qual è la verità? Le banane non contengono affatto del colesterolo, dunque sono più che adatte alla dieta del soggetto ipercolesterolemico. E’ importante chiarire che non si deve esagerare con la quantità e porzioni di banane, perché sono ricche di zuccheri e carboidrati. In quest’ultimo caso è meglio scegliere, durante l’acquisto delle banane, quelle meno mature, che non solo si conservano più a lungo ma contengono meno zuccheri.