La fava é una pianta erbacea delle Leguminose o Fabaceae, coltivata sin dall’antichità per l’alimentazione sia umana che animale. La pianta in questione ha fusto eretto, ramificato alla base, foglie alterne, pennate, fiori bianchi con ali macchiate di nero, frutto a legume contenente diversi semi piatti, grossi.
Esistono differenti varietà di fave: la fava varietà paugyuga con semi molto piccoli di origine indiana; la varietà minor Beck, detta favino, utilizzata come foraggio; la varietà equina Pers., detta favetta, utilizzata come foraggera; la fava varietà major Harz, che viene utilizzata nella cucina.
Risulta essere ottima sia cruda che cotta e contiene molte proteine e fibre. É ricca di ferro, potassio e fosforo. Questo legume è anche fonte di vitamina B9 ( utile per il rinnovo cellulare), vitamina B3 ( utile per il sistema nervoso e per la salute della pelle), vitamina B5 ( importante per le funzioni cognitive) e vitamina C (per il sistema immunitario e nervoso).
Attenzione alle fave, possono essere velenose: ecco il motivo
Le fave però non sono per tutti, infatti i bambini possono cominciare a mangiare dai 12 mesi. Le persone affette da favismo, una forma di anemia, devono evitare il consumo di fave. Il favismo è dovuto ad un deficit enzimatico di G6PD (glucosio 6-fosfato deidrogenasi), a trasmissione ereditaria X-recessiva, che determina uno stress ossidativo nella membrana dei globuli rossi che di conseguenza vengono distrutti.
La malattia colpisce prevalentemente i maschi, mentre le femmine sono portatrici sane.
Le persone affette da favismo però sono spesso asintomatiche ma le crisi sono provocate da fattori scatenanti come l’ingestione di fave o dall’inflazione del polline della pianta.
Il consumo di fave è sconsigliato anche a chi è allergico e a chi soffre di diarrea, a causa dell’effetto lassativo di questi legumi. Invece, in caso di diabete, il consumo di fave sarebbe da limitare e si potrebbero assumere sempre in una dieta varia e controllata.
