Caffè e cioccolato: scoperti degli effetti sorprendenti sulla concentrazione

Quando la concentrazione diminuisce, è fastidioso. Che ti trovi dietro un PC o davanti a una montagna di libri, è tempo di adottare misure correttive per ripristinare la produttività. Come superare questo problema? Ovviamente possiamo approfittare di abitudini che per molti sono molto banali. Quante volte ti sei preso una pausa con i tuoi colleghi alla macchinetta o al bar?

Le bevande calde, come caffè e cacao, possono aiutare con una pausa dalla routine, ma a quanto pare la loro combinazione può fornire più di una semplice pausa di gusto: può effettivamente migliorare la concentrazione, aumentare i livelli di energia e allo stesso tempo ridurre l’ansia.

La più alta concentrazione di cacao e caffè

Lo hanno rivelato gli psicologi dell’Università della Georgia e della Clarkson University di New York. Per corroborare questa argomentazione e capire in che modo le bevande calde influiscono sulle nostre prestazioni cognitive è stato avviato uno studio molto interessante. Il cacao migliora la concentrazione e la caffeina da sola aumenta l’ansia. Questa particolare ricerca ha dimostrato che il cacao riduce gli effetti ansiosi della caffeina. Un buon motivo per bere la moka.

Viva il mocaccino

I risultati dei test sono certamente promettenti e mostrano che il cacao e la caffeina sono buone opzioni per gli studenti e per chiunque altro abbia bisogno di migliorare la propria concentrazione. Dai dunque il via libera ad un mocaccino per affrontare gli impegni quotidiani con il giusto sprint.

Quando si tratta di capire se il caffè fa bene al nostro organismo, la comunità scientifica non è del tutto d’accordo sul caffè. È ragionevole pensare che sia meglio evitare per non incappare in problemi cardiovascolari.

Oggi, invece, vogliamo concentrarci su uno studio che ha analizzato gli effetti di questa bevanda sui cambiamenti nel cervello se assunta più volte al giorno. Nel loro lavoro pubblicato su Molecular Psychiatry, i ricercatori dell’Università del Minho in Portogallo sottolineano che i noti benefici a breve termine a livello cognitivo, come una maggiore concentrazione e concentrazione, sono associati al consumo regolare di caffè. Sono stati osservati consumatori differenziali, nell’attivazione di alcuni circuiti neurali.

La caffeina è nota per essere uno stimolante e i suoi effetti a breve termine sono ben noti. Infatti, favorisce la concentrazione e mantiene alta la concentrazione e la memoria. Quello che resta da studiare, invece, sono gli effetti a lungo termine e cosa succede nel cervello di chi beve molto caffè.

È qui che è entrata in gioco la ricerca dell’Università del Minho, che utilizza immagini di risonanza magnetica funzionale per osservare la funzione cerebrale di coloro che bevono più di una tazza di caffè al giorno. Lo studio ha rivelato cambiamenti nella connettività cerebrale, in meglio, per rafforzare le connessioni tra le diverse parti del cervello.