Quando fanno male le banane? Ecco cosa dice l’esperto di salute

Le banane rappresentano una tipologia di frutta così diffusa da diventare simbolica, assieme a mele e pere, ma rispetto a queste ultime non ha trovato una diffusione in Occidente in tempi così antichi: trattandosi di un frutto tropicale, non ha trovato diffusione nel vecchio continente fino al Cinquecento. Il frutto, che è attualmente quello più diffuso al mondo, è sostanzialmente la bacca di una famiglia di piante considerate le più grandi tra quelle che fioriscono, ossia le Musaceae. Si tratta di uno dei pochi frutti tropicali che ha trovato una diffusione capillare a partire dal 19° secolo ed oggi è presente in praticamente ogni mercato e supermercato in Italia, così come nel resto d’Europa e del mondo. Ma fanno bene o fanno male?

Quando fanno male le banane? Ecco cosa dice l’esperto di salute

La banana è un frutto composto per buona parte di acqua (circa il 75 %) ed è ricca di potassio: ne contiene abbastanza per soddisfare almeno il 20-25 % del fabbisogno di questo nutriente. Non solo, ha anche un elevato potere antiossidante, e risulta utile in funzione digestiva e per mantenere una buona salute dei reni. In generale si tratta di un frutto che “fa bene”, nella maggior parte dei casi, adatto anche per uno stile di vita sportivo, essendo anche molto energetica. Dal fronte calorico una banana tendenzialmente si avvicina alle 90 calorie per frutto, trattandosi di una tipologia piuttosto proteica (non è un caso che risulti particolarmente consumata da parte degli sportivi e da chi pratica un’intensa attività fisica ma anche lavori pesanti).

Il consumo risulta sconsigliato per questo motivo per chi soffre di diabete e glicemia alta in generale. Chi soffre di ulcera gastroduodenale inoltre dovrebbe limitare al minimo il consumo. In generale, conviene non esagerare con le dosi, limitandosi ad una al giorno, anche perché sono in incremento i casi di allergia da banana.