“Non mangiare queste patate!”: pazzesco, ecco quali e perchè

La patata fanno parte della famiglia delle Solanum tuberosum. È un tubero commestibile che nella nostra cucina viene mangiata spesso, in tutti i modi. Prima di essere mangiata però va cotta. Le patate possono essere cucinate fritte o al forno, con la buccia o senza, a cubetti o intere.

Le patate non sono tutte uguali, infatti ne esistono molte varietà differenti, che si caratterizzano per tanti aspetti, dalla produttività al gusto, fino al colore. In cucina troviamo le patate a pasta gialla, a pasta bianca, le rosse e le viola o blu.

Essendo un tubero, deve essere conservata in dei luoghi bui, lontano dal sole, come la cantina o un mobile che non viene aperto spesso. Inoltre, ha bisogno di aria quindi non deve essere messa in contenitori o bustine.

“Non mangiare queste patate!”: pazzesco, ecco quali e perché

Non sempre però le patate possono essere mangiare perché potrebbero causare problemi. Infatti quando non vengono consumate subito ma conservate per lunghi periodi, le patate germogliano. Sulla buccia della patata, si incominciano a vedere dei germogli. I germogli fanno male perché contento concentrazione molto alte di solanina e caconina, che sono due glicalalcaloidi velenosi.

Quindi se vediamo che la buccia delle patate sono rugose e morbide e contrassegnate da questi germogli, va assolutamente buttata.

A volte le patate possono diventare anche verdi, questo perché troppa luce solare è penetrata nella patata e la zona verde è tossica. Questo verde è prodotto dalla clorofilla o dalla solanina. A differenza della clorofilla però, la solanina è tossica.

Questa solanina può inibire il corretto funzionamento di alcuni enzimi, danneggiare le membrane cellulari, e influenzare negativamente la permeabilità dell’intestino.

Di solito, questa sostanza si trova prevalentemente nella buccia e nella polpa in piccole quantità che non sono tossiche, ma man mano che l’esposizione al sole aumenta, cresce anche la quantità di solanina.

Non si sa nello specifico quanta ne serve per causare danni, ma si è visto che anche piccole quantità possono portare la nausea, il vomito, la diarrea, la sudorazione, il mal di testa, i dolori o i crampi addominali. Tutte cose che in genere, passano dopo massimo 24 ore.

La patata va buttata anche se presenta delle parti molle, infatti queste parti indicano che la patata è andata a male. Lo stesso vale anche in presenza di muffa.