La superstizione è solitamente considerata parte del folkrore e delle tradizioni anche molto antiche, e non è un caso che non risulti valevole nello stesso modo per tutti: molti gesti secondo varie tradizioni popolari fanno parte dell’irrazionalità pura. Praticamente ogni tipologia di oggetto può effettivamente “portare sfortuna” secondo qualche forma di diceria e tradizione, ed anche la flora, oltre che la fauna non sfugge a questa “legge”. Nel complesso e diversificato mondo delle piante, sono varie le specie vegetali che, secondo alcune tradizioni, portano sfortuna.
Attenzione a questi fiori in balcone: “Portano sfortuna!”
E’ il caso del Garofano, un sottogenere della famiglia delle Caryophyllaceae, diffuso in praticamente ogni angolo del globo che può garantire un clima temperato. E’ utilizzato sopratutto come pianta ornamentale per la bellezza indiscussa dell’infiorescenza. Se anche l’origine del nome tradisce una percezione decisamente “elevata”, visto che il termine stesso deriva dal greco antico “dianthos” e significa “fiore di Dio” . Negli States è anche considerato un simbolo positivo, legato all’amore materno, e la cultura giapponese conferisce un potere portafortuna. In altre culture, sopratutto quelle europee di influenza francofona: secondo questa idea il Garofano sarebbe nato dalle lacrime di Maria ai piedi della croce, ecco perchè in Francia e nelle zone dove l’influenza culturale francofona è predominante, si pensi che tenere questi fiori in casa o sul balcone porti sfortuna. Come spesso accade quindi il concetto di sfortuna e fortuna varia molto.
Discorso diverso ma solo in parte per l’ortensia, pianta ornamentale molto apprezzata dal punto di vista estetico ma che divide i giudizi in quanto a fortuna e sfortuna: pur essendo amata dalla maggior parte delle culture sia occidentali che orientali, è considerata simbolo di solitudine e perciò solitamente non la si “tiene in casa” proprio perchè, secondo diverse superstizioni e dicerie “sfavorirebbe” il matrimonio o comunque un’unione felice.
