Attenzione al tonno in scatola! lo mangiamo spesso ma ecco cosa succede

Il tonno in scatola è il rimedio ideale per un pasto veloce quando si è di fretta. Può essere infatti preparato in molti modi, per un primo o un secondo veloce.

Ne esistono diversi tipi e di diverse marche che si trovano facilmente al supermercato. Dobbiamo dire però, che le scatole di tonno, possono avere dei degli effetti collaterali, se assunti in quantità eccessive.

Attenzione al tonno in scatola! lo mangiamo spesso ma ecco cosa succede

Il tonno però se mangiato in grandi quantità, può essere molto pericoloso, per cui deve essere assunto con moderazione. In queste scatole di tonno infatti, c’è la presenza di mercurio.

Il mercurio, quando è in piccole quantità, è sicuro e il pesce può essere mangiato tranquillamente.  Ma ovviamente, come abbiamo già detto prima se si mangia tutti i giorni o in quantità eccessive si rischia un ingestione di questo metallo.

Il mercurio si trova in mari, oceani, laghi e fiumi a causa di dinamiche industriali e in acqua poi viene a contatto con il pesce che poi mangiamo. Il consumo di pesce e crostacei rappresenta oltre il 90% dell’esposizione umana al mercurio negli Stati Uniti e il tonno pescato nell’Oceano Pacifico rappresenta il 40% di questa esposizione.

I pesci grandi come tonno o pesce spada tendono ad assumere più mercurio e quindi ci può essere un rischio maggiore di avvelenamento da mercurio nel corso del tempo.

Questo può portare a problemi alla vista, ai muscoli e agli arti inferiori e superiori. Può portare anche a prurito o sensazione di formicolio alle dita di piedi e mani.

È rischioso soprattutto per le donne in gravidanza perché può causare disturbi del sistema nervoso centrale nei loro bambini.

C’è da dire però, che il tonno fornisce anche molte proteine. Il tonno in scatola ha livelli molto alti di mercurio, quindi il suo consumo potrebbe essere dannoso se si consumano più di tre porzioni a settimana.

È comunque consigliato di scegliere dei tipi di pesce a basso contenuto di questa sostanza, come le sardine, il salmone, la trota, le acciughe, l’ombrina, il pesce gatto, il nasello, il merluzzo e la sogliola.

Mentre sono da evitare pesci come lo sgombro, lo squalo e il tonno.