Alimenti scaduti, quali si possono mangiare? Ecco l’elenco completo

Partiamo col spiegare cosa significa “scadenza di un alimento”. L’etichetta riposta sugli alimenti definisce la data entro cui un alimento deve essere tassativamente consumato.

Un alimento è scaduto dal giorno successivo alla data indicata sulla confezione, se ha superato la data di scadenza non può più essere venduto.

Alcuni alimenti però possono essere consumati anche oltre la data di scadenza per un periodo limitato.

Alimenti scaduti, quali si possono mangiare? Ecco l’elenco completo

Il primo che citiamo è il latte, la data di scadenza del latte fresco è stabilita nel decimo giorno seguente a quello della lavorazione. Superate tali scadenze è raccomandabile astenersi dal consumo di questi prodotti, anche se alcuni dichiarano che un superamento della data di scadenza di uno o due giorni non dovrebbe creare alcun problema.

I salumi invece, affettati e confezionati, devono  essere consumati entro la data di scadenza fissata sulla etichetta del prodotto. Proseguire oltre è avventato perché si rischiano tossinfezioni. È parecchio importante anche conservarli ben sigillati in frigorifero perché la data di scadenza sia valevole.

Per quanto riguarda il pesce e i piatti a base di pesce surgelati, se mantenuti correttamente il loro consumo può essere effettuato fino a 2 mesi dopo la data di scadenza segnalata sulla confezione. Se si vuole mangiare gamberetti surgelati crudi è meglio osservare il termine di scadenza per evitare il pericolo di listeriosi. Al contrario, se invece se ne prevede la cottura, si può andare oltre il tempo più basso di conservazione, senza ovviamente esagerare.

Per il pesce in scatola con una giusta conservazione può essere consumato serenamenteentro 1 o 2 mesi dalla data di scadenza. Infine per la pasta secca e il riso hanno comunemente una scadenza che varia dai 2 ai 2 anni e mezzo, in modo che anche se mangiati dopo qualche mese non creano nessun tipo di problema, ma devono essere stati mantenuti regolarmente come riportato dalla stessa confezione.

Biscotti secchi e crackers come la pasta e il riso anche se può succedere un peggioramento delle proprietà organolettiche e una minima perdita di consistenza. Bisogna però fare attenzione che se non sono sigillati e soprattutto con la stagione calda si formano le cosiddette “farfalline” che in un men che non sindica infestano la cucina e la dispensa creandovi un bel grattacapo.