Attenzione! in pochi sanno che queste piante sono velenose, non comprarle

Alcune piante, che coltiviamo per abbellire giardini e balconi, sono in realtà velenose e potenzialmente nocive per l’uomo, per gatti e cani. Sono comuni piante ornamentali che compriamo per decorare la casa: conoscerle e imparare a gestirle è molto importante, se non si vuole correre rischi inutili.

Nelle prossime righe ti sveleremo le piante più diffuse che, se ingerite o perfino toccate, possono causare problemi di salute all’essere umano o ai nostri animali domestici.

Oleandro

Fra le piante velenose occupa un posto d’onore l’oleandro. Arbusto coltivato a scopo ornamentale, può essere piantato in vaso o in giardino. Ogni sua parte, dalle foglie ai fiori, dai frutti alla corteccia, è tossica e se ingerita può provocare un arresto cardiaco, disturbi al sistema nervoso e allo stomaco. Per quanto gli animali tendano d’istinto a tenersi distanti da questa pianta, se coltivata in casa è sempre bene non abbassare mai la guardia.

Aconito napello

Pianta erbacea dagli incantevoli fiori blu, è molto diffusa nelle zone montagnose delle Alpi. L’aconito si ambienta con estrema facilità sia ai luoghi esposti al sole, sia a quelli nella mezz’ombra. Prendersene cura è semplice e regala molte soddisfazioni. Se coltivato in giardino, però, richiede particolare attenzione, perché si tratta di una specie fra le più velenose per l’uomo e per gli animali. Se ingerita o, perfino se solo toccata, può causare gravi disturbi fisici che vanno dal bruciore alla bocca ai problemi cardiaci e, nei casi più gravi, al coma e alla morte. Non a caso in antichità veniva usata come potente veleno.

Agrifoglio

L’agrifoglio, la pianta natalizia per eccellenza, è un arbusto sempreverde a foglie spinose che produce bacche rosse. Proprio le sue bacche, insieme alle foglie, contengono una sostanza tossica in grado di provocare nausea, vomito, diarrea, sonnolenza e addirittura convulsioni.

Stella di Natale

Chi non ne ha coltivata una nel periodo natalizio? La classica pianta ornamentale che si riceve in dono durante le feste, la stella di Natale può essere un pericolo, seppure lieve, per la salute. Le foglie e il fusto, se lacerate, rilasciano una sostanza bianca simile al lattice che può generare eritemi, prurito, bruciore a bocca e gola. In caso di ingestione, invece, dà luogo a nausea, vomito, diarrea e perdita di coscienza.

Tasso

La sua tossicità gli ha valso il soprannome di albero della morte. Pianta ornamentale sempreverde, il tasso appartiene alla famiglia delle conifere Taxaceae. È spesso utilizzato come pianta da siepe, nonostante la sua fama controversa. Se da un lato se ne apprezza la bellezza, dall’altro lato intimorisce il suo alto potenziale velenoso per l’uomo e per gli animali. Le bacche rosse contengono una sostanza talmente velenosa che può dare luogo a tremori, disturbi respiratori, cardiaci fino alla paralisi respiratoria o cardiaca.

Azalea

Popolare arbusto che regala fiori spettacolari in inverno, l’azalea è anche una fra le piante più velenose che puoi coltivare in casa. L’ingestione di una qualsiasi parte della pianta può causare nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, bruciore alla gola, difficoltà respiratorie, coma e, nei casi più gravi, perfino la morte.

La ginestra

La ginestra, pianta tanto cara a Leopardi, è un arbusto caratteristico del paesaggio mediterraneo. I suoi fiori gialli colorano spontaneamente gran parte del nostro paese durante i mesi primaverili. Attenzione, però, perché se deciderai di coltivarla per adornare il giardino, devi conoscerne anche i rischi. Questa pianta può nuocere alla tua salute o a quella dei tuoi animali, una volta ingerita. Semi, fiori e foglie, infatti, sono in grado provocare vomito, ipotensione, agitazione e allucinazioni.

Calla

La calla, una sempreverde dal portamento raffinato ed elegante, può purtroppo ledere la salute di chi malauguratamente la tocca o la ingerisce. Un semplice contatto può generare rossori e bruciori locali, mentre se ingerito, può causare perfino scialorrea, nausea, vomito, dolori addominali e diarrea.

Il falso gelsomino

Un rampicante fra i più diffusi nei giardini per decorare siepi, pergolati e terrazzi, il falso gelsomino è una specie resistente e poco esigente, che regala fiori bianchi e profumati. Non fatevi ingannare dal suo aspetto però! Le sue bacche, in caso di ingestione, possono diventare particolarmente velenose e provocare disturbi gastrointestinali.

Glicine

Il glicine non ha bisogno di presentazioni. La pianta ornamentale per eccellenza, ci allieta in primavera con i suoi bellissimi e profumatissimi fiori a grappolo di un violetto inconfondibile. Eppure, nonostante l’aspetto grazioso, questa pianta nasconde una piccola insidia per l’uomo. Fiori, semi e radici se ingeriti possono dare luogo a nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.