Attenzione, ecco cosa significa se trovi una banconota vicino il Bancomat

Da che esiste il concetto di denaro, esiste anche quello delle varie truffe che da millenni si evolvono con le differenze strutturali e culturali dei conteesti economici. Da quelli più ingegnosi a quelli più semplici, i metodi per “gabbare” il prossimo, estorcendo denaro o altri beni preziosi si è da tempo esteso anche a quello “moderno”, oramai dominato dalla tecnologia. Dalla seconda metà del secolo scorso infatti hanno iniziato a manifestarsi varie forme di truffe come furto di dati attraverso carte di credito, bancomate quant’altro oltre ad una tendenza mai completamente debellata che riguarda il furto “fisico” dei propri strumenti per prelevare attraverso uno sportello Bancomat.

Attenzione, ecco cosa significa se trovi una banconota vicino il Bancomat

Com’è noto, per adempiere ad un prelievo è essenziale essere in possesso di due “fattori”, ossia la carta adibita e il codice PIN, solitamente formato da 5 cifre, che permettono il “via libera” alle varie operazioni, come l’estratto conto, il saldo, eventualmente i bonifici e erogazione di assegni e sopratutto, il prelievo di contanti. Gli sportelli ATM da anni sono stati teatro di diverse forme di manomissioni spesso opportunamente celate, come molle e “fermi” in grado di simulare un disservizio dello strumento, trattenndo all’interno la carta o i contanti, oppure metodi ancora più raffinati, come ad esempio l’installazione di tastiere “finte”, piazzate sopra quelle “vere”, con lo scopo di catturare il codice digitato oppure piccole telecamere piazzate nei paraggi.

Il trucco della banconota per terra, accanto allo sportello è meno “raffinato” tecnologicamente ma comunque efficace: viene effettuato da due complici, uno adibito a “sbirciare il codice della vittima durante la digitazione” e l’altro  pronto piazzare la banconota nei paraggi, a mo di “esca”. Quando la tessera sta per essere espulsa è proprio quest’ultimo a distrarre la vittima facendo notare la banconota in terra, provocando qualche secondo di smarrimento, tempo sufficiente per permettere al “socio” di prendere la tessera e sostituirla con una molto simile, così da avere accesso al conto in questione.

Meglio tenere gli occhi aperti!