La lira ha subito numerose evoluzioni e “varianti” di ogni tipo, nel corso degli ultimi due secoli: l’istituzione della precedente e storica valuta associata la nostro paese risale ad addirittura prima dell’unificazione iniziata nel 1861; le prime lire hanno iniziato ad essere coniate ed utilizzate dal Regno d’Italia del nord, ossia quello istituito dopo l’invasione di Napoleone I agli inizi dell’Ottocento e sotto altre forme, anche gli stati pre unitari della parte settentrionale del paese. La 10 lire è formalmente nata pochi anni dopo la formazione del regno d’Italia, e costituiva una forma di monetazione importante, coniata sopratutto in oro, mentre le emissioni Repubblicane, ossia quelle realizzate a partire dal secondo dopoguerra hanno costituito emissioni comuni.
Hai queste vecchie 10 Lire? Ecco quanto valgono, pazzesco
La 10 lire più famosa e conosciuta è indubbiamente la Spiga, che è stata coniata dai primi anni 50 fino al 2000, coniata in Italma. Ancora oggi è possibile trovare qualche esemplare di questo tipo in vecchi abiti e mobili. Tuttavia non si tratta dell’unica emissione “recente”, ma è la seconda in ordine di tempo. La prima 10 lire repubblicana è stata infatti un’altra, realizzata sempre in Italma, una lega di alluminio di produzione italiana, conosciuta come Olivo o anche Pegaso, per via della doppia raffigurazione di un rametto di ulivo e del celebre cavallo alato.
Il lato del rametto di ulivo è riconoscibile anche per la presenza del valore nominale.
Coniata dal 1946 al 1950 dalla zecca di Roma, la Olivo è decisamente più rara e spesso interessante per i collezionisti ma anche per chi è alla ricerca di un guadagno facile. Le emissioni del 1949 e 1950 se in perfette condizioni possono garantire fino a oltre 100 euro, ma la più rara è indubbiamente quella del 1947, coniata in meno di mezzo milione di monete. Oggi ricercatissima, una moneta in buono stato vale più di 1000 euro ma il valore può essere superiore a 4000 euro per gli esemplari particolarmente ben conservati.
