Attenzione a questi prelievi al Bancomat: ecco cosa accade

Il bancomat è un moderno e comodo strumento che ci permette di pagare e prelevare contanti presso sportelli preposti. È essenziale avere un conto corrente presso un qualsiasi istituto bancario. Nel corso dell’ultimo decennio lo stato ha approvato alcune leggi antiriciclaggio con lo scopo di tracciare i movimenti di denaro e ridurre al minimo i pagamenti senza ricevuta fiscale: queste nuove azioni politiche hanno avvicinato sempre di più i contribuenti ai pagamenti con bancomat.

Le clausole

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Sono molti gli esperti in materia finanziaria che esortano i milioni di contribuenti italiani a fare attenzione ai prelievi bancomat, in quanto possono accadere episodi ben poco piacevoli.  Il problema di fondo sta nel fatto che nel momento in cui si firma il contratto con un istituto di credito ci sono molte clausole che vengono sottovalutate e sono proprio queste che ci porteranno a conseguenze spiacevoli.

Ci saranno sanzioni?

In ogni tipo di accordo, vi sono certamente degli accordi da rispettare in materia di prelievi e circolazione del denaro: nel caso in cui questi non vengono rispettate si andrà incontro a delle sanzioni. Questo rientra nella politica antiriciclaggio proposta dal governo per cercare di minimizzare quanto più possibile la circolazione del denaro sporco. Lo stato esorta l’utilizzo di circuiti telematici per effettuare pagamenti anche se di poche decine di euro. Una delle azioni politiche più importanti è stata attuata sul trasferimento del contante: è stato imposto un limite che riguarda gli importi superiori di 2000 euro.

Non solo, altre imposizioni riguardano un limite sui prelievi bancari. A seconda dall’istituto bancario di riferimento, vi sono dei limiti giornalieri e mensili di denaro che è possibile prelevare. Nel momento in cui si tenta di prelevare una somma superiore ai 10.000, la banca deve subito informare l’UIF e questa farà scattare automaticamente la norma antiriciclaggio. Le norme prevedono che venga attuato immediatamente un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate e un controllo da parte della Procura della Repubblica.

La legge ha sentenziato il limite dell’uso del denaro a 1.999,99 euro fino al 31 dicembre 2021. La legge impone che i movimenti superiori a 2000 euro devono essere tracciati ma, dal primo gennaio 2022 la soglia si è abbassata a 1000 euro. Le sanzioni per chi non rispetta queste regole sono multe a partire da 30.000 euro fino ad un importo massimo di 50.000 euro. La multa riguarda ambedue le parti: sia chi paga sia chi accetta il pagamento.

Le sanzioni possono concernere anche donazioni o prestiti in denaro a parenti e famigliari nel caso di omesso pagamento tracciabile. Infatti, se si vogliono prestare soldi a un famigliare oppure fare una donazione agli enti benefici o alle onlus anche in questo caso bisognerà utilizzare un metodo tracciabile come il bonifico.