Attenzione, le cipolle germogliate sono tossiche! Ecco la verità

Tra gli ortaggi più diffusi al mondo, soprattutto nel nostro paese, troviamo le cipolle, le quali sono uno tra gli alimenti fondamentali e fedeli di tutti i nostri piatti; infatti, possiamo utilizzarle sia come un semplice condimento, quindi, per dare un tocco di sapore in più al piatto, oppure come ingrediente principale di numerosi primi, secondi ed anche contorni. Come avrete intuito la dieta mediterranea ne fa larghissimo uso, ma in generale ogni cultura culinaria la utilizza con costanza, poiché si tratta di un ortaggio estremamente versatile.

Dunque, può adattarsi benissimo ad ogni nostro piatto e non finisce qui, perché è pure dotato di numerose proprietà benefiche, molte di queste ben conosciute e ben apprezzate, le quali hanno reso la cipolla molto utilizzata anche nelle diete ipocaloriche. Abbiamo dimenticato delle cipolle in frigo e le abbiamo ritrovate germogliate, cosa dobbiamo fare? Possiamo mangiarle? Attenzione, ecco cosa succede. Quella che noi abitualmente chiamiamo cipolla, è sostanzialmente il tubero della pianta chiamata “Allium cepa“, la quale fa parte della famiglia Amaryllidaceae, e cresce sottoterra in una condizione calda e umida.

 Com’è noto alla maggior parte dei lettori, essendo tuberi, la migliore forma di conservazione delle cipolle è un luogo asciutto, fresco e buio (non umido). Tuttavia, anche se le conserviamo in queste condizioni, le cipolle possono germogliare, sviluppando degli “allungamenti” (germogli) noti come ricacci, bianchi alla base e verdi all’apice. Al contrario di numerosi altri tuberi, come le patate, le cipolle germogliate sono assolutamente commestibili e, possono essere utilizzate in cucina alla pari del tubero stesso, come ad esempio per il soffritto.

 Riconoscere una cipolla non commestibile è molto semplice, perché presenta un aspetto raggrinzito; quindi, non è vero che la germogliatura è sintomo di “invecchiamento”, state attenti alle fake news. Non dobbiamo cullarci su questo, poiché è opportuno controllare la consistenza del germoglio prima di utilizzare l’ortaggio. Se quest’ultimo è “sodo” al tatto e non presenta una lunghezza eccessiva, si può consumare tranquillamente, se invece risulta “vuoto”, oppure troppo sviluppato, potrebbe risultare un po’ “pesante” da digerire.

Gli esperti consigliano in questi casi di piantare il germoglio in vaso, semplicemente tagliando il tubero, estraendo la parte centrale, (quella attaccata al germoglio) ed infine, sarà sufficiente metterla nel terreno o in un vaso, basta che sia una zona soleggiata. Per quanto riguarda il mantenimento, l’ortaggio ha bisogno di annaffiature regolari e aspettando solo qualche settimana potremo ottenere delle cipolle fatte in casa con il minimo sforzo.