Luoghi comuni sul cibo: il fritto fa sempre male? Ecco la risposta

E’ oramai assodato che il ruolo dell’alimentazione è assolutamente fondamentale nella ricerca e conseguimento di un buono stato di salute. In buona sostanza è sempre una buona abitudine cercare di ridurre o “diradare” il consumo dei prodotti non salutari, ed al contempo provare a differenziare sempre di più la propria dieta. Però è abbastanza “normale” anche vivere di luoghi comuni, almeno finchè questi non diventano miti non sempre corrispondenti alla realtà. Uno dei più famosi e comuni nell’ambito culinario riguarda proprio il fritto, tipologia di cottura che viene considerata assolutamente poco salubre e condannabile, ma è realmente così?

Luoghi comuni sul cibo: il fritto fa sempre male? Ecco la risposta

Friggere, come si usa dire, serve a “migliorare” il sapore di praticamente tutto, a discapito dell’aspetto salutare dei cibi, e questo è sicuramente vero in particolar modo quando si fa ricorso a metodologie di frittura sbagliate, magari utilizzando anche prodotti già poco salutari. Ma diversi nutrizionisti concordano anche nel voler sfatare la pessima nomea che ha il fritto 2-3 volte a settimana non è assolutamente così dannoso, nelle dosi giuste, se la cottura viene effettuata in modo congruo.

Ad esempio bisogna sempre utilizzare l’olio d’oliva, meglio ancora se extra vergine al posto del tradizionale olio di semi. Questi, pur essendo particolarmente adatti alla frittura essendo naturalmente privi di acqua ichiede hanno bisogno di solventi peer avviare una serie di processi chimici che lasciano tracce e modificano la struttura degli acidi grassi dell’olio, aumentando l’aspetto “dannoso” del prodotto. L’olio d’oliva invece, seppur più calorico è decisamente più digeribile e meno dannoso.

Fondamentale anche utilizzare sempre olio “Nuovo”, e mai riutilizzare quello già impiegato. Per evitare di generare sostanze tossiche bisognerebbe procedere alla frittura esclusivamente in un “arco” di temperatura compreso tra i 160°C ed i 190°C.

Restando in questo “lasso” di temperatura si mantiene stabile la composizione chimica e la quasi totalità dei nutrienti viene preservata in maniera integra.

fritto