Sale marino o iodato? Ecco le principali differenze

Il sale oggi costituisce uno dei condimenti più importanti in cucina, ma anche un importante strumento per la casa, in particolar modo in passato ha ricoperto il ruolo di “disinfettante” e detergente molto prima dell’arrivo dei prodotti industriali. Il sale un tempo era estremamente prezioso e difficile da estrarre, al punto che i romani come altre forme di civiltà antica si sono distinte per l’utilizzo di granelli di sale anche a mo di “moneta”, da qui il termine odierno per definire lo stipendio o la paga, definita anche “salario”. La scienza da tempo si è esposta piuttosto chiaramentee sull’importanza ma anche sul rischio del sale nella dieta. Quale risulta conveniente scegliere, quello marino o quello iodato?

Sale marino o iodato? Ecco le principali differenze

Le varietà più conosciute ed utilizzate nel nostro paese di sale sono principalmente due, ossia il sale marino ed il sale iodato, che differiscono principalmente per la presenza di iodio, che come si può facilmente intuire è presente solo in una “versione”: si tratta di micronutriente essenziale presente sopratutto nella tiroide. Il resto dei valori resta sostanzialmente il medesimo ed anche il sapore non cambia, ecco perchè dovendo scegliere è opportuno optare per quello iodato.

Quello che rende il sale potenzialmente poco salutare per la nostra salute è la presenza di sodio, che in quantità eccessive pregudica il corretto funzionamento del nostro sistema circolatorio ed il cuore, portando una serie di problemi anche agli altri organi.
L’OMS prevede per il prossimo futuro un aumento di patologie derivanti dal consumo eccessivo di sale, anche perchè questo condimento è presente anche in molti prodotti.
Per questo è fortemente consigliato non assumere quantità superiori ai 5 grammi a persona al giorno, ed è meglio scegliere prodotti con un basso contenuto del minerale, ossia che non superano 0.3 grammi per 100 g.

Il consumo di sale in senso generico non deve mai superare i 5 grammi di sale da cucina, che corrispondono a circa 2 grammi di sodio, che è un po’ il livello di “sicurezza”.

sale