Il farro scade? Ecco tutta la verità che non sai

Il farro è un cereale sano e ricco di fibre, che apporta all’organismo molti benefici, soprattutto quando si consuma la sua versione integrale. Ma il farro ha dei limiti per quanto riguarda la sua conservazione? Il farro scade? Ecco tutta la verità che non sai.

Le proprietà del farro

Il farro è un cereale ad alto contenuto proteico, povero di grassi, ricco di fibre e completamente esente dal colesterolo. Il farro contiene importanti sali minerali come il sodio, il potassio, il magnesio, il ferro, lo zinco, il rame, il fosforo, il selenio e vitamine A, B e C.

Il farro aiuta a tenere sotto controllo la glicemia ed evita il verificarsi di picchi glicemici. Il farro contribuisce al benessere del cuore e del sistema cardiovascolare proteggendo i globuli rossi. Il farro aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo LDL, regola la pressione sanguigna, aiuta la salute dei muscoli e del sistema nervoso. Il farro è inoltre benefico delle ossa perché previene l’insorgenza di patologie degenerative dello scheletro come l’osteoporosi.

Il farro ha proprietà antiossidanti, contrasta l’invecchiamento cellulare e cutaneo e l’azione dannosa dei radicali liberi. Il consumo di farro riduce il rischio di sviluppare patologie tumorali, protegge dal declino cognitivo, da problemi alla tiroide, diminuisce la secrezione degli acidi biliari che sono la causa principale della formazione dei calcoli renali.

Ma come si conserva il farro? Il farro scade?

Il farro scade?

Il farro scade? Ecco tutta la verità che non sai. Se ci accorgiamo di aver preso, dalla nostra credenza, una confezione di farro che ha passato da molti giorni la data di scadenza, non dobbiamo preoccuparci. Il farro è infatti un cereale la cui composizione ne permette la lunga conservazione anche per diversi anni.

Certamente questo vale soltanto se il prodotto è stato adeguatamente conservato nella sua confezione originale o in un barattolo ben chiuso ermeticamente, non raggiunto da aria o luce, riposto in un luogo fresco, riparato e asciutto, protetto da polvere o insetti.

Il farro in cucina

Il farro in cucina necessita, come tutti i cereali in chicchi, di un accurato lavaggio da effettuare prima della sua preparazione per essere gustato. Se si tratta di farro perlato la cottura deve essere fatta in abbondante acqua salata per almeno mezz’ora. Se invece abbiamo del farro decorticato, dovremo metterlo almeno per una notte intera in ammollo quindi cuocerlo per un’ora. Il farro cotto si può poi usare come base per insalate fredde oppure per minestre di verdure o condito con sughi.

Farro: controindicazioni

Abbiamo capito che il farro apporta molti benefici all’organismo è ha anche la particolarità di una scadenza quasi illimitata. Ma il farro presenta delle controindicazioni? Certamente i soggetti allergici devono fare attenzione al consumo di farro. Non possiamo poi omettere di dire che il farro contiene glutine per cui è sconsigliato per la dieta di chi soffre di celiachia.

Il consumo di farro e poi sconsigliato a chi soffre della sindrome del colon irritabile. Il farro ha infatti proprietà lassative e il suo alto contenuto di fibre potrebbe renderlo controindicato in soggetti che hanno particolari problemi intestinali o digestivi.