Il gelato fa bene allo sportivo? Le quattro risposte della medicina

Chi fa sport a livello agonistico deve mangiare di più perché spende più energia per allenarsi tutti i giorni. Un calciatore in particolare deve mangiare bene, deve introdurre nelle giuste quantità carboidrati, grassi e proteine, senza appesantirsi per raggiungere i migliori risultati agonistici possibili. Chi fa sport non può non amare il gelato.
Il gelato, infatti, è un alimento dolce, di grande palatabilità, che aiuta ad abbassare la temperatura corporea perché è fresco e quindi dona refrigerio dopo l’attività sportiva. E’ fatto, infatti, da carboidrati semplici e complessi. Per questo è un’ottima fonte di carboidrati. I gelati alle creme, per esempio, forniscono le proteine del latte e delle uova dunque il gelato soprattutto se corredato da un biscotto o una cialda, è in tutto e per tutto un alimento completo. In altre parole il gelato è un alimento che sposa tutti i concetti e la filosofia di vita connessa con una sana e intensa attività fisica.

1. Quando uno sportivo può mangiare il gelato? Mangiarlo prima dell’attività fisica è consigliato se si vogliono fornire all’organismo carboidrati di pronto impiego. Dopo l’allenamento è preferibile mangiare gelati con cialda o biscotto per contribuire a reintrodurre non solo la giusta dose di proteine e di zuccheri semplici, ma anche di carboidrati complessi. Il gelato industriale, poi, si presta ad essere consumato sia prima che dopo gli allenamenti. Grazie alle tecnologie di confezionamento è un alimento igienico e sicuro e per questo anche con una calura eccessiva non sovraccarica mai l’intestino e tiene a distanza dall’atleta, come dallo sportivo amatoriale noiosi problemi gastroenterici.

2. Il gelato può entrare nella dieta dello sportivo? In questo caso è importante tenere presente il momento in cui svolgiamo la seduta di allenamento.  Quando é previsto un allenamento pomeridiano, chiudere il pranzo con un gelato (in questo caso alla frutta) o un sorbetto. Lo stesso ragionamento può essere fatto in occasione dei giorni di gara, senza però infrangere le regole abituali che riguardano l’alimentazione pre- e post-gara.  In questo caso dopo la performance, quando lo sportivo ha la sensazione di avere lo “stomaco chiuso” e rifiuta sia alimenti solidi che un eccesso di liquidi, un gelato alla frutta o un sorbetto possono rappresentare un’ottima soluzione alternativa perchè, oltre a dissetare, apportano comunque liquidi, vitamine, zuccheri e minerali.

3. Il gelato è un integratore dietetico? Nella dieta di un’atleta va data particolare rilevanza agli alimenti ad alto contenuto di fibre (verdura, frutta, alimenti non purificati) che aumentano la velocità di transito intestinale ed impediscono un ristagno di residui. L’apporto vitaminico riveste naturalmente una importanza vitale: in particolare le vitamine del complesso B, la C e la E. La vitamina B1 partecipa infatti attivamente alla sintesi del glicogeno, che è la fonte organica principale di energia. Queste vitamine sono tutti presenti nelle preparazioni del gelato e quasi sempre presente nell’alimentazione dello sportivo, soprattutto al termine dello svolgimento dell’attività. Il gelato uno dei migliori integratori dietetici nell’alimentazione di chi svolge una attività sportiva.

4. Cosa dice il Manifesto dell’Alimentazione dello Sportivo? E’ stato stilato dai nutrizionisti dell’Istituto del Gelato Italiano (IGI), con le corrette e sane abitudini alimentari degli sportivi. E’ stato presentato a Roma con due testimonial d’eccezione: la ginnasta Vanessa Ferrari e il pallanuotista Amaurys Perez.
Secondo il Manifesto curato da IGI, l’identikit del pasto perfetto per lo sportivo è: leggero, sano, gustoso e nutriente.
In particolare, uno dei fattori fondamentali che regola le scelte alimentari nella quotidianità di uno sportivo è la digeribilità. Secondo Michelangelo Giampietro, Medico dello sport e nutrizionista, nonché Presidente di IGI, le regole d’oro possono riassumersi nell’acronimo MIRA, “ovvero Mastica, Idratati, Riposa, Aspetta“. Masticare a lungo per facilitare la digestione e non essere indotti a mangiare una quantità eccessiva di alimenti. Idratarsi nel modo corretto e nella quantità migliore. Riposarsi, perché l’organismo ne ha bisogno perché nulla può garantire i vantaggi di un sano riposo. E infine l’Attesa, ovvero la costanza e la pazienza di attendere l’arrivo dei risultati. La vita dello sportivo – e non solo – è spesso caratterizzata da rinunce e sacrifici; non è il caso di penalizzare ulteriormente l’atleta, imponendo restrizioni alimentari non necessarie.

5. Gianfranco Zola apre una gelateria a Londra. L’ex-calciatore del Chelsea ha aperto una nuova gelateria a Bromley, nel sud di Londra. Presenti all’inaugurazione anche i suoi amici: Dennis Wise, Roberto di Matteo e Andriy Shevchenko. Il giocatore italiano, che ha avuto un grande successo nei sette anni che ha passato al Stamford Bridge tra il 1996 e il 2003, ha deciso di esprimere il suo amore per il gelato aprendo una gelateria che si ispira alla tradizione bolognese. Parlando con i fan del Chelsea, Zola ha precisato di non essere l’unico proprietario del locale, e che lui e i suoi amici erano stanchi di viaggiare fino a Bologna ogni volta che avevano voglia di un vero gelato, senza dubbio, afferma “venire qui è più economico”. I proprietari e i cofondatori sono: Gianfranco Zola, Elena Manfroni, figlia di uno dei più grandi progettisti delle macchine da gelato Carpigiani e Leonardo Ragazzi, rinomato gelatiere bolognese. Sul sito www.unicogelatocaffe.co.uk si può persino ordinare il gelato e le torte gelato take away e altri prodotti stagionali come il panettone artigianale ripieno di gelato, un’assoluta novità per il mondo inglese.