Conte presenta Inter-Slavia Praga: “In Champions con entusiasmo. Niente obiettivi né limiti”

Mister Antonio Conte, allenatore dell’Inter, ha risposto alle domande dei cronisti presenti alla conferenza stampa prepartita di Inter-Slavia Praga. Queste le sue parole sintetizzate dalla redazione di CalcioNewsWeb per i propri lettori.

“Iniziamo il nostro percorso in Champions League dopo tre gare di campionato, sarà importante partire col piede giusto. Affronteremo una squadra che ha fatto benissimo lo scorso anno e lo sta facendo anche oggi. Dovremo fare attenzione, hanno fisico, tecnica e intensità, il tutto legato ad una buona mentalità perché sono abituati a vincere. Noi dovremo fare attenzione e avere rispetto, ma giocare la nostra partita, con le nostre idee anche se abbiamo poco tempo per prepararle. Ma dovremo farci trovare pronti e se ci sarà da battagliare dovremo farlo.

Lo Slavia Praga ha fisico e buona qualità, esterni veloci e un giocatore sotto punta molto molto forte. E in più hanno solidità. Dovremo sudarcela, essere al 110% come in tutte le gare che giochiamo. Non sarà una passeggiata, dovremo fare la nostra gara con coraggio e col supporto dei nostri 60mila tifosi. Lo Slavia ha dimostrato di essere forte. Hanno vinto il campionato e fatto un’ottima Europa League. Sono stati eliminati dal Chelsea, ma hanno eliminato tante squadre forti. Per questo dico che hanno buona mentalità. Sono un’ottima squadra, possono competere in questo gruppo.

Se Lukaku dovesse giocare sarà perché ha dato le necessarie garanzie. Il calcio moderno si evolve, conta più la mentalità che il modulo, il resto sono cazzate. Sono tornato in Italia e mi aspettavo queste domande sul modulo, in Inghilterra invece vogliono solo divertirsi e vedere intensità. E noi lavoriamo proprio per questo. La Champions è uno stimolo per me e soprattutto per i calciatori e i tifosi. Dovessi pensare alla costruzione, in maniera egoistica, mi piacerebbe avere una settimana fra una gara e l’altra.

Non mi sento di rispondere a chi vive di luoghi comuni sul fatto che sia un allenatore da campionato. Ho giocato tre Champions. Capisco che ci siano tante aspettative, la gente pensa che dove tocco poi vinco, ma non è così. In Champions hai bisogno di lavorare, di creare una tua squadra. Ho lavorato sempre con creature appena nate, mentre altri si sono trovati situazioni già costruite.

L’entusiasmo è importante per quello che stiamo cercando di costruire. Ma Roma non fu costruita in un giorno. Stiamo lavorando in maniera dura e per questo ringrazio il club e i giocatori. C’è grande disponibilità da parte di tutti per provare a costruire qualcosa di importante. Ma non voglio che l’entusiasmo sia collegato al risultato e quindi sia solo una cosa effimera. Mi auguro di poter sfruttare le basi solide che stiamo costruendo anche in futuro, vogliamo lasciare qualcosa di importante negli anni anche a chi verrà. Sperando possa essere io.

Non possiamo porci obiettivi in Champions. Solo strada facendo vedremo che obiettivi potremo raggiungere, oggi sarebbe insensato farlo. Non poniamoci limiti, è questo quello che ho detto ai ragazzi. Il limite crea degli alibi. Noi cerchiamo di dare il massimo durante le partite, poi col tempo vedremo dove saremo e che situazioni potremo trovare. Ora c’è solo da pedalare. Noi dobbiamo diventare stabili, dando continuità. Solo così puoi ambire a giocare per qualcosa di importante. Non voglio montagne russe, vogliamo dare un segnale di stabilità all’esterno, ai nostri tifosi. Solo quando una squadra è stabile diventa pericolosa agli occhi degli altri”.