Mourinho: “Non tornerò in Italia. All’Inter una famiglia, Moratti è il mio presidente ed un mio amico”

Attualmente disoccupato, Josè Mourinho è stato intervistato nel corso del programma Tiki Taka, andando a ricordare prevalentemente il periodo d’oro all’Inter che valse il triplete.

Attualmente non lavoro da 8 mesi, e non penso che tornerò in Italia nonostante il bel feeling che ho con questo paese, dato che mi identifico in parecchie cose, sia in ambito calcistico che più in generale. Attualmente vivo a Londra e seguo la Premier ma trovo che la Serie A sia più interessante.

Dopo il primo scudetto vinto in nerazzurro capii qual’era il grado di entusiasmo dei tifosi, quindi figuriamoci come poteva essere dopo la vittoria della Champions League; all’Inter era una famiglia, e dire addio a questa è sempre molto dura quindi ho preferito andar via prima di ritornare. All’epoca volevo vincere la Liga dopo Scudetto e Premier League, nella mia testa c’era quest’obiettivo.

Nella mia esperienza all’Inter conto 3 momenti chiave: l’inizio con la vittoria a Kiev, la sconfitta più bella che ricordi, quella contro il Barcellona in semifinale, e infine le due settimane con la finale di Coppa Italia, la gara Scudetto e la finale di Champions a Madrid…sembrava un film dal lieto fine.
Cerco sempre di creare empatia con le persone, e penso di esserci riuscito; vivo per la squadra, creo rapporti con i tifosi e anche antipatia verso gli avversari.
Moratti è il mio presidente ma anche un mio amico, quando penso a lui penso a una persona speciale perchè per me la famiglia è fatta da persone così: come mi hanno accolto e far sentire parte integrante è qualcosa che va oltre i risultati sportivi, è una cosa importantissima e resta per tutta la vita“.