22 ottobre 1969: Estudiantes-Milan, oggi il 50° anniversario della “Coppa insanguinata” [VIDEO]

Il 22 ottobre 1969, esattamente 50 anni fa, il Milan conquistava la sua prima Coppa Intercontinentale. Lo faceva al termine di una gara passata tragicamente alla storia: la finale di ritorno – all’epoca il trofeo si assegnava in due gare, una disputata in Europa e l’altra in Sudamerica – fu caratterizzata dai comportamenti aggressivi, al limite della ferocia e pienamente criminali che i giocatori rossoneri subirono dal pubblico e dai calciatori avversari. Dopo il 3-0 dell’andata allo Stadio San Siro a Milano, con la doppietta di Sormani e la rete di Combin, il ritorno finì con il risultato di 2-1 in favore dell’Estudiantes, assegnando la Coppa al Milan. Ma i risultati e gli avvenimenti calcistici non sono, purtroppo, ciò che rimase maggiormente nella memoria dei tifosi e degli osservatori.

22 ottobre 1969: Estudiantes-Milan, il “massacro della Bombonera”

Nonostante l’Estudiantes fosse espressione di un piccolo centro, La Plata, la partita si disputò allo Stadio Bombonera, quello casalingo del Boca Juniors, per il grande richiamo della sfida. All’ingresso in campo i giocatori del Milan vennero colpiti dagli spalti da secchiate di caffé bollente. Allo schieramento per i fotografi, i giocatori dell’Estudiantes li presero a pallonate con i palloni del riscaldamento. Dal fischio d’inizio a quello finale, si scatenò quella che ancora oggi viene definita una “caccia all’uomo”: falli pericolosi, spinte e cazzotti nella totale indifferenza dell’arbitro e in un ambiente che si faceva sempre più caldo col passare dei minuti, anche perché il momentaneo vantaggio di Rivera al 21′ aveva reso impossibile qualsiasi speranza di rimonta.
La rabbia degli argentini, poi, si concentrò su Combin: il centravanti era considerato un traditore per aver scelto la nazionalità francese ed era ricercato dalle forze dell’ordine in quanto disertore. Al termine della gara venne arrestato – con il naso e uno zigomo rotti dai pugni ricevuti dagli avversari – e rilasciato solo ore dopo su pressione del presidente del Milan Carraro e dell’ambasciata italiana, dopo aver dimostrato di aver regolarmente prestato servizio militare in Francia.

L’attaccante franco-argentino Combin al rientro in Italia dopo Estudiantes-Milan

In Argentina ancora oggi quella sfida viene ricordata come una delle pagine nere del calcio nazionale: diversi giocatori della squadra vennero denunciati all’autorità sportiva e subirono pesanti squalifiche: il portiere Poletti, considerato uno dei più violenti, fu radiato dalla federcalcio argentina, mentre Aguirre Suárez e Manera furono squalificati il primo per 30 partite di campionato e 5 anni di attività internazionale e il secondo per 20 giornate e 3 anni. I tre furono anche arrestati e scontarono 30 giorni di reclusione.

22 ottobre 1969: Estudiantes-Milan, la testimonianza di Lodetti

Giovanni Lodetti, centrocampista di quel Milan, è stato intervistato in passato per ricordare alcuni particolari di quella gara. Lodetti ha sostenuto anche che forse non portare Combin in Argentina avrebbe potuto risparmiare delle tensioni, ma la sensazione è che la mancata tutela arbitrale e di sicurezza della squadra rossonera si sarebbe verificata ugualmente. Queste le sue parole in un’intervista del 2003 a Repubblica: «La partita è stata tutta così, quando avevi il pallone arrivava qualcuno e ti spaccava. L’ arbitro, un cileno, se ne fregava bellamente. Ci fu un terzino che falciò Prati, poi arrivò il portiere Poletti e gli mollò un calcio nella schiena. Prati dovette uscire dal campo. Io mi presi solo un cazzotto alla schiena a fine partita, non so neanche da chi, quando mi abbracciai a Fogli, felici. Eravamo i due centrali di centrocampo, ci eravamo fatti un mazzo così…»

22 ottobre 1969: Estudiantes-Milan, la “morte” della Coppa Intercontinentale

La partita provocò una grande eco in tutta Europa, e i gravi incidenti che videro vittime i giocatori del Milan causarono di fatto la fine della manifestazione, che nei successivi anni venne disertata da molte squadre campioni d’Europa, che spesso rinunciavano al diritto di giocare la sfida a favore delle perdenti della Coppa Campioni, fino ai casi del 1975 e del 1978 quando la competizione non si disputò. Servì spostare la disputa della competizione in campo neutro in Asia, in Giappone, a inizio anni ’80, perché la Coppa Intercontinentale tornasse ad avere slancio e fascino.

22 ottobre 1969: Estudiantes-Milan, il video

Nel video che vi proponiamo, con la telecronaca dell’indimenticabile Nicolò Carosio, sono chiaramente visibili il calcio del portiere Poletti nella schiena di Prati, già riverso a terra per un fallo di un altro giocatore, e poi costretto successivamente a lasciare il campo tra le braccia di due compagni che lo portano di peso a fondo campo; e diversi altri episodi di violenza in campo da parte dei giocatori argentini verso quelli del Milan. Anche nell’azione del goal del vantaggio del Milan, segnato da Rivera, si vede un violentissimo intervento a gamba tesa all’altezza delle ginocchia su Combin che serve l’assista al 10 rossonero.