Bere Whisky fa male? Ecco cosa dice la medicina

Il Whisky, come tutti gli alcolici, può avere effetti negativi sulla salute dell’organismo se consumati eccessivamente, provocando anche danni importanti e favorendo le sviluppo di alcune patologie, tra cui quelle epatiche, renali e gastrointestinali.

Ovviamente, questi risvolti negativi non sono provocati dal Whisky in sé ma dalla quantità assunta, che se eccessiva, può far davvero molto male, compromettendo la normale funzionalità del nostro corpo.

Per cui, è importante che il consumo di Whisky sia molto moderato, si consiglia di non superare il bicchierino al giorno, ma la quantità ottimale sarebbe di massimo due o tre bicchierini a settimana.

Il consiglio che diamo è quello di chiedere sempre al proprio medico di fiducia, poiché in presenza di alcune patologie non è possibile assumere alcolici, così come nei casi in cui si stiano prendendo dei farmaci in particolare.

In generale, se consumato nelle giuste quantità, il Whisky può apportare tantissimi benefici alla salute, a confermarlo ci sono state diverse ricerche di studiosi di tutto il mondo.

I benefici del Whisky

Un primo beneficio del Whisky riguarda la memoria, pare che gli antiossidanti contenuto al suo interno migliorano lo stato di salute del cervello, l’alcol aumenta la circolazione del sangue e l’etanolo aiuta i neuroni a funzionare nel modo corretto.

Inoltre, se usato con moderazione, questo liquore può essere utile per calmare i nervi e ridurre lo stress, in più, rispetto ad altre bevande alcoliche, il Whisky è a basso contenuto calorico e risulta privo di grassi e colesterolo.

Il Whisky aiuta a ridurre anche il rischio di infarti e ictus, poiché impedisce che ci sia un accumulo di colesterolo nel sangue e può aiutare a rimuovere quello eventualmente presente. Inoltre, le pareti delle arterie vengono rilassate, riducendo il rischio di ostruzione.

Nel Whisky è presente un antiossidante chiamato acido ellagico che aiuta a ridurre il rischio di cancro e proteggere il corpo dai possibili danni causati dalla chemioterapia.

Ottimo anche per favorire la digestione, si tratta di un efficace soppressore dell’appetito; il Whisky è un ottimo allevato contro l’invecchiamento, gli antiossidanti presenti al suo interno combattono l’azione dei radicali liberi.

Altro vantaggio del whisky è la completa assenza dei carboidrati, per cui questo liquore non aumenta i livelli di zucchero nel sangue, rendendolo ideale anche per i diabetici; riduce il rischio della formazione di coaguli nel sangue, aiuta a prevenire la possibile comparsa di patologie come l’Alzheimer e la demenza.

Infine, un altro benefici del whisky è la prevenzione e cura del raffreddore, dell’influenza e delle allergie, infatti, alcol aiuta a distruggere i batteri presenti nella gola, per cui è possibile assumere un bicchierino di liquore per disinfettare il cavo orale.

Conclusioni

È chiaro che il Wishy, se assunto con moderazione, presenta molto più benefici di quello che si pensa, oltre ad essere un liquore molto piacevole al gusto, è un ottimo aiuto per contrastare il rischio di sviluppare alcune patologie importante e un buon rimedio contro raffreddamento e mal di gola.