Caso Chiesa, è rottura con la Fiorentina. Il procuratore: “C’era accordo con la Juve”

Federico Chiesa e la Fiorentina sono ai ferri corti: a confermarlo è stato il suo procuratore, Furio Valcareggi, intervistato oggi su Radio Sportiva dopo che il ragazzo non ha giocato nemmeno un minuto in Hellas Verona-Fiorentina, partita persa dai viola per 0-1. Dopo la gara il tecnico Montella ha dichiarato che Chiesa tornerà a giocare quando “sarà pronto di gambe e di testa”: il giocatore aveva rifiutato di scendere in campo rispondendo al suo allenatore di non sentirsela, dopo una settimana passata a fare accertamenti per un presunto dolore agli adduttori. Una situazione che aveva destato qualche sospetto, trasformatosi in consapevolezza dello scontento del giocatore solo oggi, dopo le dichiarazioni di Valcareggi.

“Chiesa non vuole rimanere a Firenze, era stato già trovato un accordo con la Juventus. A Verona c’è stata la rottura finale, il ragazzo non vuole più restare. Commisso ha usato la forza contrattuale per trattenerlo e Chiesa non è rimasto contento. Si fa finta di non saperlo, ma siamo alla rottura ufficiale. Se stai male non vai in panchina, contro il Verona non è voluto entrare“: queste le parole di Valcareggi.

C’è quindi ancora la Juventus sul giocatore: il club bianconero potrebbe approfittare del rapporto ormai compromesso per presentare alla Fiorentina la giusta offerta per portare Chiesa agli ordini di Sarri. Chiesa non è mai uscito dai radar di Paratici e dell’area tecnica juventina, viene ritenuto il rinforzo ideale per la rosa bianconera ormai da diverse sessioni di mercato. Sul giocatore resta estremamente vigile anche l’Inter, ma la sensazione è che a Chiesa possa essere proposto un adeguamento contrattuale – stesso ingaggio di Ribery – che però sposterebbe la soluzione del problema, una sua cessione, solo da Gennaio a Giugno prossimo, quando il ragazzo partirà per l’avventura di Euro 2020 con la Nazionale italiana.