È vero che lo zenzero fa alzare la pressione? Ecco la risposta che sorprende tutti

A volte basta un’informazione errata ed ecco che si creano delle false credenze. Questo è quanto accaduto in merito ad una pianta erbacea da sempre utilizzata fin dalla notte dei tempi, per via delle innumerevoli virtùDa secoli utilizzato nel mondo orientale, lo zenzero è finito sotto la lente della scienza occidentale. 

C’è chi ha diffuso l’errata notizia che questa pianta innalzi la pressione arteriosa, ahimè non sussiste alcun fondamento scientifico di quanto dichiarato, anzi, molti scienziati ne hanno evidenziato i benefici.

Ecco come agisce lo zenzero sulla pressione

Alcuni studi hanno messo in esame la sua azione vasodilatatoria e antiaggregante, approfondiamoli qui di seguito.

  • Azione vasodilatatoria

Uno studio eseguito nel 2005 ha dimostrato come l’estratto di zenzero sia in grado di abbassare i livelli di pressione nel sangue. Infatti sembra che questo vegetale sia capace di facilitare lo scorrimento del sangue grazie al rilassamento dei muscoli, in questo caso si parla di azione vasodilatatoria.

  • Riduzione del colesterolo cattivo LDL

Un altro studio più recente, ha evidenziato come lo zenzero sia in grado di ridurre i livelli di colesterolo cattivo. Sappiamo tutti che elevati livelli di questa sostanza apportano moltissimi problemi, a volte anche fatali, quali infarti e ictus.

Consumando 3 gr di zenzero al giorno per almeno 45 giorni, i livelli di colesterolo cattivo e trigliceridi si abbassano in modo significativo. 

  • Azione antiaggregante

A quanto pare lo zenzero svolge un’altra azione, quella antiaggregante piastrinica. Cosa significa? E’ molto semplice: in caso di ferite, le piastrine, che sono dei componenti del sangue hanno la funzione di bloccare la fuoriuscita del sangue dai vasi, in quanto si aggregano tra di loro formando una sorta di tappo.

Se l’organismo non è capace di regolare correttamente le piastrine, ecco che si accumulano in modo anomalo e la conseguenza di questo processo è che il sangue si blocca, ma in questo caso è molto facile favorire disturbi cardiocircolatori anche gravi.

Uno studio eseguito nel 2006 ha appurato come i soggetti sani ma anche coloro che soffrono di ipertensione riescono ad ottenere dei reali benefici con l’assunzione di zenzero in combinazione con un farmaco antiaggregante.

Alla luce di quanto detto dunque, è vero che lo zenzero è in grado di abbassare i livelli di pressione nel sangue, ma è doveroso precisare che non cura l’ipertensione. Questo significa che questa pianta non svolge un’esclusiva azione curativa.

Zenzero, esistono altri potenziali benefici sull’organismo?

Dopo aver illustrato come lo zenzero aiuta ad abbassare la pressione, vediamo quali sono gli altri benefici che si possono ottenere grazie a questo utile ingrediente:

  • Antinausea: è stato utilizzato come rimedio antinausea fin dall’antichità ,e ancora oggi rappresenta un buon espediente soprattutto per le donne in stato di gravidanza e per coloro che eseguono trattamenti chemioterapici;
  • Asma: alcuni componenti presenti nell’estratto di zenzero pare abbiano un ruolo positivo per contrastare l’asma di tipo allergica;
  • Antiossidante: secondo alcune ricerche, lo zenzero aiuta a combattere lo stress ossidativo che a lungo andare potrebbe provocare danni al DNA e favorire alcune patologie.