Mangiare fave la sera fa male? Questa la verità

Le fave sono legumi che hanno molte salutari proprietà e vari effetti benefici per l’organismo. Ma è vero che non si devono consumare in determinati momenti della giornata? Mangiare fave la sera fa male? Questa la verità sull’argomento.

Le proprietà delle fave

Le fave sono leguminose ricche di acqua e di fibre, aiutano ad abbassare i livelli del colesterolo LDL nel sangue, il cosiddetto colesterolo cattivo. Le fave sono inoltre benefiche per le funzionalità del fegato e dell’intestino. Le fave sono ricche di vitamine del gruppo B e di importanti sali minerali come il ferro, il potassio, il rame, il manganese e il selenio.

Le fave aiutano le ossa, prevengono patologie degenerative dello scheletro come l’osteoporosi, aiutano la salute delle articolazioni e prevengono l’artrite, aiutano il cervello ad espletare al meglio le sue funzioni e prevengono la comparsa di patologie cerebrali.

C’è un momento migliore nella giornata per gustare le fave? Mangiare fave la sera fa male? Questa la verità.

Mangiare fave la sera fa male?

Mangiare fave la sera fa male? No, mangiare fave la sera non fa male, questa è la verità. Anzi le fave sono state inserite come alimento possibile da consumare a cena all’interno di un regime alimentare finalizzato ad abbassare il colesterolo e a contrastare la comparsa di patologie neuronali. Le fave contengono infatti la levodopa, una sostanza che viene convertita in dopamina dall’organismo e consente di regolare l’umore, di contrastare la depressione e l’insorgenza del morbo di Parkinson.

Le fave sono una fonte proteica con pochissimi grassi e un contenuto minimo di calorie e sono perfette per sostituire la carne e i formaggi nel pasto. Le fave hanno poi molta versatilità e consentono di variare il menù senza incorrere nella noia di mangiare sempre le stesse cose. Nella dieta delle fave si può assaporare a pranzo un riso con fave e asparagi o a cena una frittata con fave e formaggio.

Fave: controindicazioni

Abbiamo capito che mangiare fave la sera fa bene ma il consumo di questo legume può in ogni caso avere delle controindicazioni?

Il consumo di fave deve essere assolutamente evitato da chi soffre di favismo, un difetto genetico di un particolare enzima presente nei globuli rossi. Nell’organismo di chi soffre la carenza di questo enzima, all’atto dell’ingestione di fave si verifica un’improvvisa distruzione dei globuli rossi, che scatena dunque un’anemia emolitica con il risultato di una colorazione giallastra della cute. La persona appare quindi con un colorito malsano e non comune.

Il consumo di fave è poi sconsigliato a soggetti allergici o a persone che utilizzano medicinali analgesici, che sono in cura sotto trattamenti chemioterapici o che prendono farmaci antidepressivi.

Non deve consumare fave chi soffre della sindrome del colon irritabile e ha facili episodi di diarrea: le fave sono lassative e potrebbero peggiorare il problema. Chi soffre di patologie a carico dell’apparato gastrointestinale può eventualmente rivolgere la sua attenzione nei confronti delle fave decorticate: in questo modo, si evita la componente maggiormente responsabile di fenomeni come la flatulenza, il meteorismo e la diarrea.