Soltanto pochi oggetti creati dai nostri antenati in passato, riescono a pervenire fino ai nostri tempi in buono stato e dunque pressoché intatti. Ricerche archeologiche hanno fatto rinvenire col passare del tempo molti oggetti ornamentali, i quali in passato venivano usati per motivi culturali, di religione o semplicemente per rendere partecipi tutti della ricchezza di chi li possedeva.
Già nelle antiche civiltà, era usanza delle famiglie più abbienti, circondarsi di gioielli costruiti con pietre preziose. Quest’ultimi venivano trattati con molta cura dai loro possessori e posizionati, in delle vere e proprie custodie apposite. Proprio per questo oggi possiamo ancora ammirare vecchi gioielli di civiltà passate, e con un po’ di fantasia immaginare anche la loro storia.
Come quantificare il valore del gioiello?
Una volta trovato un gioiello antico come si fa a quantificare il suo valore? I gioielli non subiscono gli stessi canoni di valutazione che hanno le monete, poiché quest’ultime vengono classificate in base al loro effettivo valore legale, dal numero di esemplari coniati e messi in circolazione(questo ne determina la rarità) e infine, dallo stato di conservazione. Invece per i gioielli la metodologia è diversa.
I fattori che descrivono quanto sia prezioso un gioiello riguardano la qualità di esso, ovvero se è stato prodotto da manifatturieri esperti o meno, si deve anche considerare quanta domanda vi è per quell’oggetto o per quel tipo di stile e infine, ovviamente anche lo stato di conservazione.
Per sapere individuare un gioiello di valore bisogna tenere conto:
Stato dell’oggetto: Qualità e condizioni dei metalli preziosi, i quali sono segnalati da punzonature che recano il carato (18k, 24k…).
Integrità del metallo prezioso: Presenza e qualità delle pietre preziose, che per essere considerate pure non devono avere imperfezioni, o al massimo qualche eccezione. La pietra più rara è quella che permette alla luce di passare in essa.
Firma di brand: la presenza di firme famose ed autentiche sull’oggetto, assicura un maggior grado di qualità e accuratezza nella realizzazione.
Ogni gioiello deve avere assolutamente la propria caratura e altri valori, riportati tramite punzonatura. Ecco qualche esempio. Oro: 22K, 18K, 14K, 916, 750, 375, Platino: 950, PLATINO, PLAT, Argento: 925, argento, sterling. Inoltre, bisogna prestare molta attenzione a segni impercettibili. Per esempio se un oggetto in oro appare leggermente consumato, questo potrebbe indicare che non si tratti di vero oro ma di una placcatura. Per quanto riguarda l’argento invece noteremo che se viene sottoposto ad ossidazione, tenderà ad annerirsi.
