Bere birra a dieta: ecco come sceglierla per non ingrassare

La birra è una bevanda alcolica di origine antichissima a base di malto fermentato e luppolo. Esistono diversi tipi di birra che si differenziano tra loro per colore, gusto, tasso alcolico e metodo di produzione.
Secondo l’immaginario collettivo la birra fa ingrassare, ma è davvero così o ci troviamo di fronte a uno stereotipo? Questa idea probabilmente è stata sostenuta e amplificata dai film americani dove spesso, infatti, chi beve birra è una persona di mezza età in evidente stato di sovrappeso, iconica, a tal proposito, è la figura di Omer Simpson.
Tuttavia la cosiddetta “pancia da birra” non è strettamente associabile al consumo di questa bevanda quanto al consumo di cibo ricco di grassi che si è soliti accompagnare alla birra. Secondo gli esperti la quantità di birra oltre la quale non ci si dovrebbe spingere è di circa 330-660 ml al giorno, per intenderci, una o, massimo, due bottiglie di Corona, bere più di questo quantitativo a lungo andare può dare problemi alla salute. Bere con moderazione, invece, è legato a una migliore  aspettativa di vita.
In generale, una birra contiene poche calorie, nella fattispecie un bicchiere da 250 ml contiene circa 90 calorie. Questo significa che facilmente possiamo farne un uso moderato. Infatti, bere bibite gassate come la Coca-Cola o la Fanta è più sconsigliato che bere birra all’interno di un regime alimentare dietetico in quanto le bevande gassate hanno un contenuto calorico molto più elevato.

In generale, ma ancor di più se seguite una dieta, il consiglio è quello di consumare birre artigianali, più salutari, evitando quelle industriali. Non essendo pastorizzata né filtrata e prodotta in piccole quantità, la birra artigianale conserva intatte molte proprietà, tra cui diverse vitamine, i polifenoli dalle proprietà antiossidanti ed i lieviti vivi che rafforzano le difese immunitarie e migliorano l’assorbimento dei nutrienti assunti con la dieta.
La birra artigianale considerata migliore per la nostra salute è la birra nera. In un articolo pubblicato sulla rivista Journal of the Science of Food and Agricolture si evince che la birra nera è la più ricca di ferro e la più povera di calorie tanto che un consumo moderato anche se giornaliero di questa birra, come un bicchiere da 25 cl a pasto, può essere facilmente incluso in una dieta dimagrante.

Tuttavia per ottimizzare le proprietà benefiche della birra ed evitare l’effetto pancia gonfia occorre fare gli abbinamenti giusti: la birra va abbinata ai grassi e alle proteine di carne e pesce ma anche alle verdure. Un piatto perfetto vede insieme birra e insalata di pollo. La birra può essere consumata anche insieme alla frutta per un aperitivo leggero e salutare. Inoltre, questa bevanda aumenta l’effetto diuretico di cibi già ricchi d’acqua e di fibre, e contribuisce a mantenere l’intestino in salute. Può essere considerata anche un digestivo naturale grazie all’orzo contenuto che fornisce fibre e vitamine del gruppo B.
Tutti questi benefici, ovviamente, si verificheranno solo in caso di un consumo modico e regolare, mentre un uso smodato oltre a recare danni alla salute, vanificando tutti i suoi effetti benefici, porterà anche ad avere una pancia gonfia e ad ingrassare. Un consiglio utile per evitare di vedere aumentare il proprio peso sulla bilancia in seguito al consumo di birra è quello di bere molta acqua. La birra infatti, come tutte le bevande contenenti alcol, tende a disidratare l’organismo il quale risponde trattenendo liquidi. Per questo motivo è sconsigliato assumere alcolici nelle ore più calde del giorno nonostante l’idea di bere una bottiglia di birra fresca in riva al mare possa essere allettante, il consiglio è quello di bere, bere e bere ancora…acqua!