Decreto anti-Coronavirus: ecco dove si giocherà a porte chiuse, semifinale Coppa Italia a porte (quasi) aperte

Il primo ministro Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto che sancisce le partite che andranno a disputarsi “a porte chiuse” fino al prossimo 8 maggio: le zone dove non saranno consentiti gli spettatori sono le regioni di Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, province di Pesaro, Urbino e Savona.

Discorso leggermente differente per quanto riguarda la semifinale di ritorno di Coppa Italia che vedrà sfidarsi Juventus e Milan dopo che l’andata era terminata 1 a 1 a San Siro si svolgerà regolarmente con il pubblico, seppur con qualche divieto per cautelarsi di fronte al contagio Coronavirus.

Mercoledì 4 marzo la gara Juventus-Milan, valida per le semifinali di ritorno della Coppa Italia, si svolgerà regolarmente all’Allianz Stadium alla presenza dei tifosi, ma non potranno assistervi gli spettatori provenienti da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e dalle province di Savona e Pesaro e Urbino. La conferma è arrivata dal DPCM 1 marzo 2020 – prosegue la nota –, che recita: Sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del presente decreto. È fatto divieto di trasferta dei tifosi residenti nelle regioni e nelle province di cui all’allegato 2 per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province; Torino non fa parte dei comuni menzionati all’allegato 1, mentre i luoghi da cui i tifosi non possono effettuare trasferte (allegato 2 del decreto) sono, appunto, le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, e le province di Savona e Pesaro e Urbino”.

A renderlo noto è il sito ufficiale della Juventus.