La Juventus presenta Maurizio Sarri: “Ho rispettato tutti, non mi sento un traditore”

Si è svolta oggi la presentazione alla Juventus di Maurizio Sarri. Il nuovo tecnico bianconero, proveniente dal Chelsea, ha risposto per più di un’ora alle domande dei giornalisti presenti presso la sede del club bianconero. Sarri arriva alla Juventus dopo averla combattuta per tre anni alla guida del Napoli. Molte delle domande rivolte all’allenatore hanno riguardato quel periodo in cui Sarri si era schierato apertamente contro i bianconeri.

Come giocherà la Juventus

Dopo le presentazioni di rito, Sarri ha iniziato a spiegare il suo percorso da tecnico, sostenendo di aver provato meno emozioni di quelle che gli sono state attribuite in carriera e di non sentirsi un novellino alla prima esperienza importante, bensì un allenatore che arriva da un percorso lungo e complicato e comunque da una squadra – il Chelsea – di livello simile alla Juventus. L’allenatore bianconero ha spiegato che non partirà da un modulo nella costruzione della squadra bensì dal mettere nelle migliori condizioni quei due o tre calciatori in rosa capaci di fare la differenza. A tal proposito, sembra che Sarri partirà presto alla volta della Grecia per raggiungere Cristiano Ronaldo in vacanza e condividere alcune visioni sulla Juve che verrà insieme a lui. A Pjanic vorrebbe “far giocare 150 palloni a partita” e che Bernardeschi si “specializzasse in un solo ruolo”.

Il passato da avversario, al Napoli

A chi gli ricordava dei gesti e delle parole espresse contro la Juventus nelle stagioni in cui guidava il Napoli, Sarri ha spiegato che in quegli anni battere la Juventus era il suo primo pensiero ogni mattina. E che questo ha comportato – magari con modi sbagliati – il fare di tutto pur di mettere in difficoltà la società bianconera e pur di tirare fuori il 120% dall’ambiente partenopeo. Sarri ha poi detto che il fatto che una società faccia di tutto per batterti ti può portare ad odiarla, ma che poi alla fine questo deve essere apprezzato.

Le aspettative e lo scetticismo della tifoseria

Sulle forti aspettative della tifoseria juventina, Sarri ha ammesso che quello della favorita in Italia è un “fardello” che la Juventus deve caricarsi giocoforza in campionato. Invece, in Champions League, dove i bianconeri devono partire necessariamente con l’ambizione di vincere, ci sono almeno otto o nove altre società con le stesse capacità e ambizioni della squadra bianconera. E che per questo un risultato diverso dalla vittoria deve essere accettato. Sullo scetticismo che lo accompagna Sarri ha risposto ricordando che questo lo ha sempre accompagnato in tutte le sue ultime avventure: all’arrivo ad Empoli, a Napoli, e al Chelsea. E che un po’ di sfiducia e di rancore sono normali, ma a questi preferisce rispondere vincendo e convincendo.

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