Lukaku confessa: “Allo United era sempre colpa mia! Mourinho? Lo adoro! Anche se…”

In una lunga intervista concessa al “LightHarted Podcast” di Josh Hart, Romelu Lukaku ha spiegato le ragioni del suo addio al Manchester United che poi lo ha condotto all’Inter. Nel racconto tutta la rabbia per l’essere stato considerato il capro espiatorio, insieme a Sanchez e Pogba, di una serie di difficoltà che riguardavano l’intero club. E, infine, un simpatico retroscena sul rapporto con José Mourinho. Di seguito le sue parole sintetizzate dalla redazione di CalcioNewsWeb per i propri lettori.

“(Allo United) Dovevano trovare qualcuno a cui dare la colpa. Era sempre colpa di Pogba, di Alexis, oppure mia. Eravamo sempre noi tre, ogni volta. Un sacco di persone credono che io non avrei dovuto fare parte di quel sistema. Queste sono le mie sensazioni dalle conversazioni che ho avuto. Non ho giocato le ultime tre settimane della stagione e ho avuto altre tre settimane prima di andare in Nazionale. Ma ero lì e stavo lavorando, nessuno si è lamentato. Non credo di essere stato l’unico a giocare male. Un sacco di giocatori non hanno reso al meglio. Dovevano trovare un capro espiatorio. Se vogliono dare la colpa a me, si fottano. Io so quello che ho passato e stiamo parlando solamente di calcio.

Lo United ha il potenziale per fare grandi cose, tanto talento, ma non è solo questione di talento. Si tratta di costruire una squadra. Un sacco di persone credevano che io non potessi fare parte di quella squadra. Per quanto mi riguarda, se le cose stanno così, le nostre strade potevano anche separarsi. Mourinho? Ognuno ha la sua relazione personale con lui. Noi due spesso ci scontravamo, ma lo adoro come uomo. Credo che anche lui mi adorasse, ma ci scontravamo sempre. A volte doveva essere pignolo con me e io dovevo esserlo con lui. Ma è sicuramente un uomo che adoro”.