I datteri fanno ingrassare o dimagrire? Ecco cosa dice l’esperto

I datteri, la tipica frutta zuccherata mediorientale, sono molto diffusi e vengono ampiamente consumati anche in Italia. Sono ricchi di antiossidanti e hanno molte proprietà benefiche per l’organismo. Ma, da un punto di vista dietetico, i datteri fanno ingrassare o dimagrire? Possono essere inseriti all’interno di un programma alimentare specifico? Ecco cosa dice l’esperto in materia.

Le proprietà dei datteri 

I datteri sono i frutti tipici della palma da dattero, arbusto comune in Continenti come l’Asia e l’Africa. Hanno una forma ovale allungata e, prima di essere mangiati, vengono posti in un luogo soleggiato ad essiccare, azione che ne aumenta la concentrazione zuccherina interna.

Dal punto di vista nutrizionale i datteri presentano quindi un alto contenuto di zuccheri. Pochi invece sono i grassi e le proteine, vasta la ricchezza di aminoacidi tra cui serina, lisina, valina, alanina, acido aspartico e glutammico. Presenti anche le vitamine B, C, K e minerali come il magnesio, il ferro e il potassio. 

I datteri hanno potenti proprietà antiossidanti e sono capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi; hanno proprietà antinfiammatorie, che proteggono l’apparato respiratorio; fanno bene al cuore, proteggono l’apparato cardiocircolatorio e regolano la pressione arteriosa; aiutano la vista, sono utili contro la stitichezza, danno energia all’organismo.

Ma, quello che ci interessa in questo caso, è riportare l’attenzione sugli zuccheri: essendone ricchi, i datteri fanno ingrassare? O, per qualche motivo, invece fanno dimagrire? Sentiamo la risposta degli esperti.

I datteri fanno ingrassare o dimagrire?

Come abbiamo detto, i datteri sono frutti zuccherini e rientrano nella famiglia dei carboidrati. Ma i datteri fanno ingrassare o dimagrire? La convinzione che, dato l’alto concentrato di zuccheri i datteri facciano ingrassare, è sbagliata.

Ciò che dobbiamo guardare è il contenuto di grassi, che nei datteri è ridotto al minimo e fa sì che il frutto possa così prestarsi ad un consumo all’interno di un regime dietetico. Certamente poi, non bisogna, come per qualsiasi alimento, esagerare le dosi.

Se lo zucchero vi da problemi, preferite l’acquisto di datteri freschi a datteri secchi: questo perché quelli sottoposti ad essiccazione presentano una maggiore concentrazione di carboidrati quindi un maggiore apporto calorico rispetto alla frutta fresca. 

Datteri e dieta

Quando è meglio mangiare i datteri? Certamente a colazione perchè aiutano a sopperire al bisogno energetico delle attività da svolgere di mattina, tra lo studio o il lavoro. Bene anche lo spuntino pomeridiano. Da evitare invece il mangiare datteri la sera, perché potrebbero interferire con la digestione e il loro apporto energetico, inutile quando dobbiamo coricarci, trasformerebbe gli zuccheri in grassi. Ecco, solo in questo caso potreste correre il rischio di ritrovarvi la mattina seguente con qualche kg in più!

Cautela da adottare sicuramente per chi soffre di diabete: in questo caso, l’eventuale consumo di datteri va valutato attentamente con uno specialista. Altra tipologia di persone che dovrebbero fare attenzione al consumo di datteri sono i soggetti che soffrono di intolleranza al nichel, sostanza che potrebbe provocare forti dolori addominali e irritazione al colon.