Coronavirus, partite a porte chiuse in Spagna e prime contromisure in Croazia

Anche il resto dell’Europa calcistica inizia a cautelarsi nei confronti del Coronavirus, che ha costretto il governo italiano a prendere la decsione di fermare ogni attività sportiva locale fino al 3 aprile visto che il numero di contagiati è salito in maniera preoccupante negli ultimi giorni, tanto da proibire gli spostamenti dei cittadini non necessari.

La Spagna ha deciso nel frattempo di disputare le prossime due gare di campionato di Prima e Seconda divisione a porte chiuse proprio per l’evitare il diffondersi del virus, mentre in Croazia il processo sembra essere più graduale: la partita di Istra 1961 e Rijeka, compagini del massimo campionato locale, si svolgerà infatti anch’essa a porte chiuse.