L’Atletico Madrid riduce gli stipendi fino al 70 % fino alla fine dell’emergenza Covid-19

In maniera analoga a quella adottata dal Barcellona, anche l’Atletico Madrid decide di ridurre gli stipendi dei propri tesserati delle due principali selezioni calcistiche maschili (Atletico Madrid e Atletico Madrid B), nonchè della selezione femminile.

Tale decisione è ovviamente dovuta all’emergenza coronavirus che ha portato alla sospensione di ogni attività sportiva ed è il frutto di un accordo che ha portato alla presentazione di un ERTE (misura temporanea che consente di sospendere i contratti di lavoro), che darà la possibilità di salvaguardare 430 dipendenti dal punto di vista economico.

La cessazione dell’attività dovuta alla dichiarazione dello stato di allarme in Spagna, a seguito della crisi sanitaria Covid-19, ha portato l’Atlético Madrid a studiare misure per salvaguardare la redditività economica del club. A causa di questa complicata situazione, e sempre allo scopo di garantire il futuro dell’entità, il club ha preso la decisione di presentare un ERTE (misura temporanea che consente di sospendere i contratti di lavoro)», si legge nella nota.

La rosa e il personale tecnico della prima squadra maschile comprendono la necessità per il club di presentare il summenzionato ERTE, ne rispettano le condizioni e caricano il conseguente impatto economico sul proprio reddito.

Tutti i membri della prima squadra hanno firmato un accordo interno con il club che definisce due diversi scenari a seconda dell’esito della stagione 2019/20. La decisione comporterà una riduzione del 70% degli stipendi dei tecnici e dei giocatori della prima squadra maschile, della prima squadra femminile e dell’Atlético Madrid B, durante lo stato di allarme.

Fin dall’inizio, l’obiettivo del club nello studio delle possibili misure per far fronte a questa delicata situazione è stato minimizzare il più possibile gli effetti sugli stipendi dei propri dipendenti. L’accordo raggiunto con la prima squadra consentirà inoltre di integrare lo stipendio di 430 dipendenti interessati dall’ERTE, un provvedimento dal quale sono esclusi solo i giocatori e i tecnici delle squadre professionistiche.

Per rendere possibile tutto questo, la prima squadra contribuirà per metà dell’importo necessario e i membri del comitato direttivo del club, composto dal CEO e dai direttori delle diverse aree, per l’altra metà».