Gazzetta dello Sport – Riserve decisive – I nomi in più delle big

Gazzetta dello Sport dedica oggi il taglio basso in prima pagina ad un approfondimento sugli uomini che potranno essere potenzialmente decisivi alla ripresa del campionato. Come già spiegato più volte in questi giorni da tanti esponenti del mondo del calcio, la panchina lunga e di qualità potrebbe essere davvero decisiva in una ripartenza caratterizzata da partite ogni tre giorni in piena estate. Il quotidiano sportivo milanese dedica spazio a cinque calciatori utilizzati con minore continuità nella prima parte di stagione che potrebbero dare una marcia in più alle loro squadre.

Gazzetta dello Sport – Riserve decisive

Si parte ovviamente dalla Juventus prima in classifica: il nome scelto è quello di Douglas Costa, che è stato perseguitato dagli infortuni nel corso della stagione. L’esterno offensivo brasiliano spesso non è stato a disposizione di Sarri per problemi muscolari: ci si augura che il periodo di stop e la ripresa con le sessioni individuali gli consentano di dare alla Juve uno sprint offensivo, anche in chiave Champions League. A seguire la Lazio: Caicedo dovrà dare supporto e ricambi ad Immobile, e ha dimostrato di poterlo fare segnando sia in Europa League che in campionato. Felipe ha la fiducia di Simone Inzaghi e potrebbe trovare la maglia da titolare in partite contro squadre della seconda metà della classifica.

Nell’Inter il ruolo di riserva di lusso fino da gennaio ad oggi è spettato ad Eriksen. Il danese aveva bisogno di un congruo periodo di ambientamento in Italia e agli ordini di Conte. L’idea è che ora possa rivelarsi decisivo nella rincorsa allo scudetto e ritagliarsi un posto da titolare anche in vista della prossima stagione. L’Atalanta dovrà trovare in Muriel presenze e goal decisivi per mantenere la quarta posizione guadagnata con merito e senza apparenti rivali finora: la Champions League dell’anno prossimo – e quella di quest’anno – sono esperienze tutte da vivere. Infine il Napoli: Arek Milik sembra destinato alla partenza, ancor di più dopo il rinnovo di Mertens che sembra averlo definitivamente messo dietro nelle gerarchie. Impossibile però per gli azzurri immaginare un finale di stagione senza le reti dell’ariete polacco, che avrà anche bisogno di mettersi in mostra per un trasferimento che potrebbe cambiare le sorti della sua carriera.