Con il termine cipolla si fa riferimento a un ortaggio che cresce sotto terra, e che appartiene alla stessa famiglia dell’aglio, dello scalogno, dell’erba cipollina e dei porri. Il suo nome scientifico è Allium Cepa, ed è apprezzata anche per il fatto di avere molte proprietà benefiche. Ma cosa succede quando si mangiano troppe cipolle cotte? Lo spieghiamo nel corso del presente articolo.
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La cipolla si caratterizza per un sapore pungente, che piace a tanti. Per questo motivo è spesso utilizzata per insaporire salse e pietanze di vario genere (panini, insalate, stufati, piatti di carne, pizze, ecc.), ma si può mangiare anche da sola arrostita, oppure cruda assieme a del tonno in scatola, o in altri modi.
Proprietà e benefici della cipolla
Ciascuna cipolla si caratterizza per il fatto di avere significative quantità di: fibre, vitamina C, acido folico, fosforo, calcio, vitamina B6, potassio, antocianine (potenti antiossidanti presenti nelle cipolle rosse), quercetina (altra sostanza con azione antiossidante), composti dello zolfo.
Insommma: è un vegetale ricco di sostanze nutritive interessanti, e non a caso ha anche delle proprietà medicinali significative.
Di seguito, un elenco di alcuni importanti benefici che un consumo regolare di cipolle può offrire:
- Un apporto consistente di sali minerali e altre sostanze che fanno molto bene all’organismo.
- Un aiuto in caso di bronchite, visto che ha un’azione espettorante.
- Dei benefit dovuti al fatto di svolgere un’attività antinfiammatoria, ma anche antibatterica e digestiva.
- Un aiuto per tenere i valori della glicemia sotto controllo.
- Un contributo notevole nel fluidificare il sangue, contrastando i coaguli.
- La stimolazione della diuresi e la conseguente depurazione dell’organismo.
- Un aiuto contro la cistite.
- Un’azione utile nel favorire una diminuzione di colesterolo e trigliceridi.
Ciò detto, va anche specificato che è meglio non abusare di questo alimento, dato che ha delle controindicazioni che non conviene sottovalutare.
Cosa succede a mangiare troppe cipolle cotte
Il consumo di cipolle cotte o crude dovrebbe essere moderato, ovvero non si dovrebbe mai esagerare con questo alimento quando lo si usa a tavola. Infatti, sebbene sia un cibo molto benefico e salutare, abusarne può essere controproducente.
Non abbiamo dati certi su quante cipolle sia consigliabile mangiare al giorno. E la quantità corretta potrebbe variare da persona a persona.
In ogni caso, una cipolla intera (100-150 grammi circa) può già essere sufficiente. Consumandone sistematicamente una al giorno, è possibile beneficiare al meglio delle sue importanti proprietà, senza eventuali rischi.
Il motivo per cui un consumo eccessivo è meglio evitarlo, è dato soprattuto dal fatto che la cipolla non è facilissima da digerire da tutti, perchè contiene dei carboidrati a catena corta. A causa di ciò, un abuso potrebbe provocare aerofagia (molta aria nello stomaco), gonfiore addominale, crampi e dissenteria.
Inoltre, chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile dovrebbe limitare fortemente o addirittura evitare questo alimento.
Rimandendo in tema di aspetto negativi, vale la pena ricordare che il consumo di cipolle condiziona la qualità dell’alito di chi le mangia, e ciò potrebbe essere causa di disagio e imbarazzo in presenza di altri. Tuttavia, in genere lavarsi i denti poco dopo aver mangiato (usando anche un coluttorio) risolve il problema.