Mangiare la frutta lontano dai pasti: fa bene o fa male?

Sono in molti ad apprezzare la frutta. Con il suo sapore dolce e le sue proprietà benefiche, nel complesso si rivela un ottimo alimento. Alcuni pensano che mangiare la frutta dopo i pasti non sia tanto salutare, ma cosa c’è di vero in ciò? Molto poco, anche se in certi casi particolari potrebbe essere meglio consumarla solo fuori dai pasti. In più, alimentarsi di frutta anche (o solo) al di fuori dei pasti può essere utile per dimagrire. Per maggiori informazioni su questo argomento, proseguite la lettura del presente articolo.

Per frutta si fa riferimento a una categoria di alimenti che include vari tipi di vegetali, tutti molto ricchi di proprietà benefiche. In generale, ciascun tipo di frutta rappresenta una importante fonte di sali minerali, vitamine e altri preziosi nutrienti utili al corretto funzionamento dell’organismo.

La frutta andrebbe mangiata ogni giorno. Ma è meglio consumarla dopo i pasti o fuori dai pasti? Lo spieghiamo nei paragrafi successivi.

Mangiare frutta subito dopo i pasti: i benefici

I benefici di consumare frutta dopo pranzo o cena (ed eventualmente anche dopo o durante la colazione) sono i seguenti:

  • Gli zuccheri nel sangue vengono rilasciati con più lentezza, rispetto a quando la frutta viene consumata a digiuno: grazie a ciò, viene evitato un rapido ritorno della fame.
  • Il ferro presente nella verdura consumata a pranzo o a cena viene assorbito meglio dal corpo se a fine pasto si mangia della frutta.
  • La frutta accompagna meglio il cibo nel processo di digestione, evitando fenomeni ossidativi.
  • Il sapore leggermente acidulo della frutta comunica al cervello che il pasto è concluso, e quindi non serve mangiare altro.

I vantaggi di mangiare frutta lontano dai pasti

La frutta si può mangiare anche lontano dai pasti principali. Questa può essere un’ottima soluzione per coloro che seguono una dieta per dimagrire: infatti, se consumata in questo modo permette di arrivare all’ora di pranzo e di cena senza avere troppa fame.

Assumere la frutta a digiuno (fuori dai pasti) potrebbe inoltre essere di aiuto a coloro che vorrebbero evitare di consumarla dopo pranzo o cena, perché soffrono di gonfiore addominale. Le persone che hanno una particolare sensibilità intestinale potrebbero infatti ottenere maggiori vantaggi consumandola in questo modo.

Alcuni componenti della frutta (tra cui oligosaccaridi e fibre) hanno la capacità di rallentare, seppur di poco, il transito del cibo nel tratto gastrointestinale, e dunque dare luogo a fermentazioni creando un accumulo di gas all’interno dell’intestino, provocando un senso di gonfiore ai soggetti predisposti.

Meglio mangiare la frutta dopo i pasti o lontano dai pasti?

In conclusione, a meno che non si soffra di colite ulcerosa, meteorsismo, sindrome dell’intestino irritabile o di altri problemi particolari che possono riguardare l’intestino e sono indice di una certa sensibilità intestinale, è possibile mangiare frutta senza rischi anche dopo i pasti e non solo lontano dai pasti.

Anche perché, come evidenziato nel corso di questo articolo, ci sono dei vantaggi nell’assumerla in ogni momento della giornata. E’ utile sia subito dopo i pasti, e sia se assunta fuori orario.

L’importante è consumarla spesso, perché contiene delle sostanze nutritive importanti per la salute e il benessere del nostro corpo. Non a caso, gli esperti consigliano di mangiare almeno 400 grammi al giorno tra frutta e verdura.