Allarme sulle pensioni: ecco cosa può accadere!

In questo periodo della storia, è naturale soffermarsi sulla sostenibilità economica futura. Tra gli aspetti da considerare, rientra senza dubbio la previdenza. Oggi come oggi, gli esperti parlano di un vero e proprio allarme sulle pensioni. Se vuoi sapere qualcosa di più in merito, continua a leggere il nostro articolo.

Il report di Progetica

A sottolineare la situazione problematica davanti alla quale si troveranno i giovani dal punto di vista previdenziale ci ha pensato un report di Progetica, società indipendente che si occupa di consulenza e pianificazione della finanza personale.

Cosa si evince da esso? Il fatto che diversi milioni di lavoratori, alcuni dei quali con alle spalle carriere di lunghezza ventennale, andranno in pensione con metà dello stipendio che arriva loro in tasca attualmente.

A soffrire di più saranno le attuale lavoratrici di sesso femminile. Per loro, si parlerà di un assegno pensionistico inferiore del 20% rispetto a quello dei colleghi uomini. Entrando nel vivo del report, facciamo presente che gli esperti hanno diviso la popolazione italiana lavorativamente attiva, suddividendola in 8 profili diversi. Nello specifico, si sono concentrati sui nati nel 1960, nel 1970, nel 1980 e nel 1990.

Stiamo parlando di una platea di lavoratori che, sulla base delle regole attuali, andrà in pensione tra il 2027 e il 2062. Giusto per dare altri numeri utili a fotografare la situazione, facciamo presente che, secondo la normativa vigente, i lavoratori più anziani andranno in pensione a 66 anni e 11 mesi ,mentre i trentenni a 72 anni.

Facendo un media tra gli 8 profili sopra citati, si parlerà di un assegno pensionistico pari a 1.337 euro al mese. Cosa ci fanno capire questi dati? Che chi lavora oggi deve mettere da parte l’obiettivo, centrale fino a poco tempo fa, di incassare una pensione pari all’80% dello stipendio.

La percentuale è di gran lunga inferiore. Secondo il sopra ricordato rapporto, chi oggi ha 60 anni avrà una pensione pari al 71% circa del proprio stipendio. Decisamente meno rosea – e non a caso si parla di allarme pensioni – è la situazione dei trentenni, che riceveranno una pensione pari al 48% circa del proprio stipendio.

Attenzione, però: si tratta di stime ottimistiche. Il mondo del lavoro, infatti, è in continuo cambiamento. Facciamo altresì presente che gli scenari sopra citati considerano una continuità lavorativa a partire dai 25 anni fino alla pensione. Se si ha intenzione di evitare problemi, il consiglio è quindi quello di giocare d’anticipo, rivolgendosi eventualmente a un consulente specializzato in tematiche previdenziali.