Il tonno in scatola è uno dei cibi più comprati in Italia e in tutto il mondo, ma fa bene o male? Andiamo a scoprire assieme la verità
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Non manca mai nelle case delle famiglie o dei single la famosa scatola di tonno che è facile da includere nei nostri pasti per ottenere un pranzo rapido o cena. E’ un cibo molto amato, già pronto da mangiare, fresco e leggero. E’ tanto apprezzato dagli sportivi e da coloro che fanno diete ipocaloriche per le sue poche calorie, molte proteine e grassi buoni; in più è molto pratico da trasportare, non costa molto e si conserva per tanto tempo.
Meglio quello in vetro o in scatola?
Benché troviamo tanti formati di barattoli sia in vetro che in scatola per la conservazione del tonno, per diverse ragioni pensiamo che quello conservato in vetro sia migliore.
Innanzi tutto il vetro in sé è trasparente per cui si riesce a vedere tranquillamente il prodotto se sia compatto, sano, di bel aspetto e soprattutto il colore: quello di qualità ha infatti un colore più rosato e senza riflessi.
Il tonno presentato in barattoli di vetri sembra più integro, rispetto alle lattine piccole perché essendo leggermente più grandi hann anche più capienza per il prodotto conferendo all’alimento di rimanere meno alterato con le sue proprietà organici; invece quello in lattine rischia di essere composto da solo pezzettini piccoli e sminuzzati di pesce per cui sarà di qualità inferiore.
Infine, benché oggi si fa molto attenzione alla salute dei consumatori, l’alimento in scatola corre maggior rischio di contaminazione tossica, specialmente se nel momento di conservazione viene esposto troppo all’aria e al sole.
La scelta del tonno; meglio naturale?
Gli studiosi sono quasi tutti d’accordo che sia il tonno in scatola che quello naturale abbiano le stesse sostanze nutrizionali e che non vengono pregiudicate le proprietà a prescindere dal metodo di conservazione.
Se il tonno viene conservato in acqua e sale, risulta una buona alternativa a quello fresco. Qualcosa cambia invece se viene messo sott’olio, per cui quello naturale è più consigliabile. Questo è dovuto anche per la scarsa qualità di olio impiegato e da non sottovalutare l’apporto calorico di quest’ultimo che non è quindi indicato per diete ipocaloriche.
Se non si riesce a resistere alla voglia per il sapore di olio, meglio scegliere quello extra vergine di oliva di ottima qualità e leggermente più caro in prezzo, ricordandosi in ogni caso di sgocciolarlo bene prima di consumarlo.
Quali sono le controindicazioni allora del tonno in scatola?
Come per qualsiasi alimento, non bisogna mai eccedere con la quantità consumata, in quanto non farebbe bene alla salute. Il pesce in scatola infatti può contenere più sale ed anche più metalli pesanti e purine in confronto con il tonno fresco. Per tanto si consiglia non più di uno o due scatoline a settimana.
Ci sono anche casi in cui è meglio consultare il parere del medico curante prima, come quando si soffre di disturbi epatici per la presenza di mercurio o di problemi di iperuricemia.